Il 23 giugno è stata diffusa la notizia con cui si annuncia, per il prossimo settembre, l’inizio dei lavori per il ripristino della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo.
La notizia è rilevante in quanto questi lavori costituiranno una significativa, seppure parziale, variazione, in termini di priorità, rispetto a quanto previsto nello schema di massima del Piano regionale dei trasporti - Piano Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità (PIIM) in corso di aggiornamento. In questo documento di programmazione, sono elencati gli interventi previsti per il settore ferroviario. L’intervento di “Ripristino linea Palermo - Trapani via Milo” è indicato come programmato nell’ambito del Contratto Nazionale di Programma RFI e ad esso è associato il livello di progettazione preliminare. Quest’ultima indicazione andrà aggiornata alla luce del nuovo codice dei contratti (D.Lgs.vo 50/2016) con il quale il primo livello di progettazione, indicato come “preliminare” nel precedente codice, ha adesso la denominazione di “progetto di fattibilità tecnica ed economica”. La sostanza comunque non cambia.
Tra gli obiettivi del PIIM vi è l’esigenza di “velocizzare il sistema ferroviario (anche attraverso azioni di potenziamento), in primo luogo sui collegamenti di media percorrenza, ma senza trascurare la rete secondaria”.
Nel Piano si afferma l’obiettivo di un modello di rete unico per i sistemi di Trasporto Pubblico Locale su ferro e su gomma. In questa visione, i servizi ferroviari sono destinati a garantire i collegamenti primari tra i capoluoghi, grazie a collegamenti “regionali - veloci” o “regionali” con elevata velocità commerciale, e tra i capoluoghi e i maggiori centri di ciascuna area territoriale.
Le azioni da intraprendere per conseguire questi obiettivi sono classificate in termini temporali indicando gli scenari a breve (anno 2020), medio (2030) e lungo (2050) termine, e i relativi interventi, in ambito ferroviario, sono pianificati secondo tre macro aree sintetiche di intervento, che si riportano testualmente:
- Linee afferenti alle Città Metropolitane, quali il Passante di Palermo, l’anello ferroviario Giachery - Notarbartolo, la tratta suburbana della Circumetnea a Catania, l’interramento della linea Acquicella - Bicocca e il raddoppio della tratta urbana RFI e il collegamento con l’Aeroporto Fontanarossa;
- linee della rete TEN-T, quali il completamento del raddoppio della Messina - Catania - Siracusa (tratta Giampilieri-Fiumefreddo) e della Messina - Palermo (tratta Campofelice - Castelbuono del lotto Fiumetorto - Castelbuono e Patti - Castelbuono), nonché il potenziamento della Palermo - Catania (mantenendo la linea aperta);
- ulteriori linee di costa e collegamenti con i porti, quali in primis il ripristino e la velocizzazione della tratta Alcamo - Trapani via Milo, la velocizzazione della Palermo – Alcamo -Trapani e della Canicattì - Ragusa.
Lo scenario di progetto per le infrastrutture ferroviarie esposto nel piano, con il quale si attribuisce la priorità agli interventi, indica che al ripristino della linea Palermo – Trapani via Milo è assegnato l’orizzonte temporale medio, associato all’anno 2030 e priorità 2, in una scala di 4 livelli: 4=alta; 3=medio-alta; 2=medio-bassa; 1=bassa.
Stupisce molto leggere nel PIIM che gli interventi per il ripristino e velocizzazione della Alcamo Diramazione – Trapani via Milo siano stati classificati dal governo regionale con priorità medio - bassa ed orizzonte temporale al 2030. In assoluto è evidente come questo collegamento abbia una rilevanza elevata a livello regionale, per l’intera Sicilia occidentale, consentendo il collegamento tra due capoluoghi dotati di aeroporti e porti dai quali partono anche numerosi collegamenti internazionali. Inoltre, l’assegnazione di un livello di priorità basso sembra contraddire gli obiettivi fissati dallo stesso PIIM, lasciando il collegamento diretto tra Palermo e Trapani al solo gommato.
Per quanto riguarda le risorse destinate al ripristino e velocizzazione della tratta Alcamo - Trapani via Milo, il fabbisogno finanziario totale nel PIIM è stimato pari a 200 milioni di euro.
La notizia diffusa dagli organi di informazione il 23 giugno è che “I lavori per il ripristino della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo, interrotta nel febbraio 2013 per una frana e mai riattivata, partiranno nei primi giorni del prossimo mese di settembre”. Si tratta di una dichiarazione della senatrice Pamela Orrù che ha riferito i contenuti di una comunicazione ricevuta dai vertici di RFI. Le risorse destinate alla realizzazione di questo intervento ammontano a 69 milioni di euro.
Questa notizia in effetti è stata preceduta dalle dichiarazioni del Ministro Del Rio che il 31 maggio scorso è stato in visita a Palermo. In questa occasione il Ministro ha dichiarato: “Abbiamo una programmazione sulle ferrovie siciliane molto importante e per questo abbiamo finanziato anche i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino della Palermo Trapani, via Milo, con i lavori che inizieranno questa estate e la velocizzazione tra Catania e Siracusa che è in stato di avanzata esecuzione”.
L’importo di 69 milioni di euro, in confronto ai 200 milioni indicati nel PIIM per la completa modernizzazione della tratta, induce a pensare che i lavori per la riapertura riguarderanno sostanzialmente il ripristino della linea nella sua configurazione attuale, con interventi di messa in sicurezza dei tratti soggetti ad eventi franosi e di risanamento dei rilevati nei tratti in cui si sono manifestati dissesti localizzati. Alla fine di questi interventi la linea dovrebbe tornare alla sua piena efficienza: sarà già un buon risultato, ma soltanto se immediatamente seguito da una offerta di treni regionali adeguatamente articolata e vantaggiosa, dato che i tempi di percorrenza saranno paragonabili a quelli delle autolinee. Si tratterà quindi di individuare gli orari di partenza più adeguati per spostare i passeggeri dai pullman ai convogli ferroviari.
Per quanto riguarda la elettrificazione e velocizzazione della linea, sulla base dei documenti noti al momento, realisticamente si dovrà fare riferimento ancora all’orizzonte temporale del 2030 indicato nel PIIM.
Attendiamo quindi con interesse la concretizzazione dell’annuncio, confidando nel fatto che i lavori che, auspicabilmente, si inizieranno a settembre, portino ad una riapertura della via Milo in piena efficienza, pur con gli attuali limiti di questa linea, in modo da potere riattivare un efficace collegamento veloce tra Palermo e Trapani, senza che i convogli restino penalizzati da rallentamenti. Siamo certi che in presenza di una offerta adeguata la risposta dell’utenza sarà positiva e renderà evidente l’importanza di questo collegamento. Da qui potrebbe conseguire la riduzione dei tempi previsti nel PIIM per la elettrificazione e velocizzazione di questa importante linea ferroviaria, anticipandone la realizzazione a prima del 2030!