L’Associazione Sicilia in Treno (SiT), manifestando piena solidarietà e condivisione, rilancia sul proprio sito una dichiarazione del socio Ing. Giovanni Saccà , dato che - a seguito della notizia, riportata da importanti organi di informazione nazionali, che è stata avviata presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’analisi tecnica di una proposta progettuale che fa riferimento agli studi dell’Ing. Giovanni Saccà - troppe inesattezze, non tutte in buona fede, sono state scritte arrivando ad usare, purtroppo, anche molte espressioni irriguardose.
Ecco dunque la dichiarazione, che fornisce un sintetico riepilogo per ciò riguarda le attività e gli studi dell'Ing. Saccà legati alla vicenda:
- nel 2017 durante il 7° Convegno Nazionale Sistema Tram-Metro-Treno tenutosi presso il MIT, l’Ing. Giovanni Saccà ha presentato una relazione dal titolo “Sistema di trasporto pubblico locale integrato tra mobilità metropolitana e collegamento stabile dello stretto di Messina
Agli atti del convegno sono stati archiviati sia le presentazioni che i documenti forniti da tutti i Relatori (clicca QUI) - Dato l’interesse mostrato dai presenti, la relazione dell’ing. Saccà è stata giudicata meritevole e quindi è stata pubblicata, in forma ridotta, sul n°2/2018 della rivista del CIFI Ingegneria Ferroviaria e, con riferimenti ancora più parziali, su diverse riviste on line (clicca QUI).
- Nelle ultime settimane si sono susseguite notizie di stampa a partire da dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, tra le grandi opere infrastrutturali da realizzare, ha accennato alla possibilità di prendere in considerazione per il collegamento stabile sullo Stretto anche il tunnel. Il tunnel citato dal governo italiano con riferimento agli studi dell’ing. Saccà è completamente sotterraneo - ed è per questo tecnicamente definito “subalveo” - perché tutto all’interno della Sella dello Stretto, collegamento montuoso che esiste da milioni di anni tra l’Aspromonte e i Peloritani.
- Questo tunnel, posto alla profondità di circa 170 m sotto il livello del mare per poter passare dentro la “Sella dello Stretto” (una vera e propria montagna così chiamata dai geologi) con una copertura di almeno 50 m, può risultare la naturale prosecuzione della nuova lunga galleria ferroviaria AV/AC che si sta progettando da Gioia Tauro a Villa San Giovanni nell’ambito degli interventi già inseriti nel CdP-I 2017-2021."
Poiché nel gruppo FB di SiT e in altri spazi virtuali di aggregazione presenti sui social sono comparsi vari post sull’argomento basati prevalentemente su attacchi personali di infima lega, riteniamo opportuno, come Associazione, fare qualche precisazione su quanto abbiamo letto in tali commenti ed articoli.
Innanzitutto, SiT sottolinea come sui propri canali di comunicazione la trattazione di qualsiasi argomento sia sempre avvenuta, da parte della Associazione, usando le più basilari forme di rispetto. Un modus operandi che è divenuto sfortunatamente quasi distintivo in quanto gli standard minimi di educazione, che dovrebbero essere la norma tra persone civili, tra colleghi, sempre più spesso vengono disattesi; in questo (come in altri casi) alcuni hanno preferito lanciarsi in invettive chiassose piuttosto che soffermarsi su una serena e lucida analisi della proposta.
Questo è un taglio stilistico da cui SiT si dissocia fermamente non ritenendo affatto tale modo di intendere la comunicazione un buon servizio alla informazione né tanto meno il miglior modo di presentarsi su un piano squisitamente professionale.
Tra le tante inesattezze riscontrate, si è in particolare notato come vari articoli e post, critici e spesso offensivi sul piano personale e professionale, siano stati sviluppati partendo dall’assunto che sia stato proposto dall’Ing. Saccà non già una relazione, per quanto elaborata e frutto di anni di studi, bensì un intero “progetto”; un errore di fondo che ha dato il là a molte invettive ma che, nei fatti, dimostra una innegabile ignoranza in materia di molti (tecnici o tuttologi) circa la reale conoscenza dei costi che una progettazione per una grande opera come quella di cui si discute, ponte o tunnel che sia, richiederebbe.
Gli articoli di approfondimento dell’ing. Giovanni Saccà - pubblicati nel sito di SiT - costituiscono chiaramente un importante fonte di informazioni dalla quale attingere, perché contenenti riferimenti esterni ad articoli, norme, progetti, sul tema, utilissimi per chi volesse chiarirsi autonomamente le idee sulla purtroppo lunga e ancora infruttuosa storia dell’attraversamento stabile dello Stretto. In questi articoli non è espressa alcuna preferenza circa la tipologia da adottare per realizzare questo attraversamento stabile. Sono piuttosto confrontate le differenti proposte progettuali prese in considerazione nei decenni scorsi, tenendo anche conto degli aspetti tecnici e di quelli normativi.
Alla stessa Associazione Sicilia in Treno, per il solo fatto di avere pubblicato gli articoli di cui si è detto prima, unitamente all’aver proposto sui propri gruppi FB la mera attualità (ovvero che presso il MIT, il soggetto certamente più competente in materia, sono al vaglio più soluzioni per risolvere il secolare problema dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina) è stata attribuita, con una semplificazione che denota pochezza intellettuale, l’etichetta “pro tunnel”. Ovviamente, un’Associazione che raggruppa circa cinquanta soci, come è SiT, non può assumere una unica posizione su un argomento così complesso.
SiT ringrazia gli iscritti al gruppo FB di Sicilia in Treno che stanno partecipando attivamente al dibattito sull’attraversamento stabile dello Stretto fornendo in molti casi ulteriori informazioni utili a completare il complesso quadro, anche con un confronto vivace ma civile.
SiT manifesta invece il proprio disappunto per l’uso che alcuni utenti fanno di FB, utilizzando espressioni denigranti e offensive senza dare alcun contributo alla discussione. Cosa che ha portato gli amministratori degli spazi FB gestiti da Sicilia in Treno a ridurre molto il livello di tolleranza verso questi utenti.
In conclusione, l’Associazione Sicilia in Treno manifesta il proprio sostegno al socio Giovanni Saccà e lo ringrazia per l’importante contributo di conoscenza che ha messo a disposizione di tutti noi con i suoi articoli, che sicuramente si arricchiranno in futuro di ulteriori spunti, analisi e riflessioni dell’ing. Saccà, esperto conoscitore della tematica.