Il giorno 27 novembre Effe Model, della famiglia Filippone, organizza la celebre borsa scambio, giunta alla sua 26ª edizione. Quest'anno la location si sposta negli spazi del San Paolo Palace Hotel, con ingresso libero dalle ore 09:00 fino alle 18:00. Anche Sicilia in Treno, pur appena costituitasi, sarà presente dalle ore 09:00 alle 12:00 grazie ad una postazione messa a disposizione dagli organizzatori, a riconoscimento della ricca produzione nel settore del modellismo ferroviario ad opera dei soci fondatori che hanno dato vita a SiT, un lavoro apprezzato anche nel corso delle edizioni passate della borsa scambio ed ancora facente parte del patrimonio di privati ed altre associazioni. Veniteci a trovare, sarà un modo per presentare la nostra realtà, i programmi e gli appuntamenti che intendiamo proporre in futuro.

Ma c'è di più: nel corso della mattinata ci metteremo a disposizione di chiunque vorrà digitalizzare le proprie locomotive in scala: grazie ad una piccola offerta potrete infatti usufruire del servizio di montaggio dei decoder, sia su modelli predisposti per il DCC, sia per vecchie macchine analogiche. Portateci dunque le vostre locomotive e i decoder che desiderate installare!

Ricordiamo che il servizio sarà gratuito per tutti i soci iscritti a SiT.

Vi aspettiamo!

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Annotiamo con piacere che, a seguito del secondo comunicato congiunto di Sicilia in Treno e l'AltraSciacca per la ferrovia a Sciacca in cui si registravano incoraggianti sviluppi, l'emittente Tel Radio Kronio ha proposto nel proprio TG del 12 novembre un servizio che riprende quasi integralmente il nostro articolo, riportando all'attenzione del suo pubblico sia le recenti positive prese di posizione politiche, sia l'importanza della strada ferrata in termini di rilancio del territorio. Vi lasciamo al servizio.

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L’Associazione Sicilia in Treno e L’Associazione l’AltraSciacca registrano con grande interesse le positive reazioni che ha avuto presso l’opinione pubblica, gli amministratori e i politici locali, il comunicato congiunto del 28 ottobre scorso.

Ricordiamo che in tale comunicato si è segnalato il pericolo che le vendite annunciate da Ferservizi s.p.a. (Gruppo FS Italiane), riguardanti alcuni tratti della linea Castelvetrano – Porto Empedocle ricadenti nel territorio del Comune di Sciacca, determinassero la perdita dell’unitarietà della proprietà della sede ferroviaria rendendo impossibile la realizzazione di progetti di recupero e riuso di grande valenza ambientale, culturale e turistica, nonché di significativa ricaduta economica per il territorio.

Il Sindaco di Sciacca ha inviato al responsabile territoriale di Ferservizi una nota in cui esprime il dissenso della Amministrazione comunale rispetto ad una vendita che potrebbe incidere negativamente sul valore storico, culturale, paesaggistico e turistico che si riconosce alla linea ferrata dismessa. Il Sindaco Fabrizio Di Paola ha chiesto pertanto la sospensione della procedura di vendita.

Il deputato regionale Matteo Mangiacavallo, di Sciacca, capogruppo all’ARS del M5S, si è rivolto all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture, chiedendo di intervenire per “bloccare i bandi di vendita ai privati di tutti i lotti della ex ferrovia ricadenti nel comune di Sciacca e di eventuali altri tratti in Sicilia ricadenti nella programmazione del Piano di mobilità non motorizzata in Sicilia”. Nella sua nota, l’On. Mangiacavallo riepiloga puntualmente quanto è già previsto nella programmazione regionale relativamente alla creazione di una rete di mobilità alternativa, che potrà certamente essere il volano di uno sviluppo turistico con caratteristiche specifiche legate alla qualità dell’offerta ed alla sua destagionalizzazione.

La pubblicazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, dell’Atlante delle linee ferroviarie dismesse consente di venire a conoscenza, da fonte ufficiale, dell’ampiezza e della distribuzione in tutta l’Italia della “rete di binari inutilizzati”, residui di linee ferroviarie in passato gestite dalle Ferrovie dello Stato, che ne detengono tuttora la proprietà.
Tale rete costituisce un notevole patrimonio nazionale che può essere nuovamente utilizzato con modalità adeguate.
È ormai affermata, infatti, la consapevolezza che le linee ferroviarie dismesse possono diventare, localmente, fonti di ricchezza se integrate in una rete di mobilità dolce, costituita da Greenway e piste ciclabili. Un valore ancora maggiore può essere attribuito ad interventi di ripristino dell’esercizio ferroviario a solo scopo turistico, in analogia a quanto avviene in tutta Europa, dove esistono molte piccole realtà locali, gestite da privati, che godono di una fiorente attività, riscuotendo notevoli favori dai turisti e dagli appassionati delle ferrovie.

Interessante leggere, tra gli scritti di presentazione della pubblicazione, che “l’Atlante è destinato in particolare (senza voler escludere i cicloamatori più visionari e volenterosi) alle associazioni, a chi si occupa di politiche del territorio e più in generale alle amministrazioni pubbliche, ossia ai soggetti che possono farsi parte attiva per trovare quella nuova identità”. Un riconoscimento, quindi, alle associazioni quali soggetti titolati a esprimere le loro capacità anche nel lavoro di recupero, riqualificazione e volarizzazione di questi particolari beni immobili.
Nell’indice dell’Atlante sono elencate ben ventiquattro tra “tratte dismesse” e “linee” (queste le dizioni utilizzate) ricadenti nel territorio siciliano.
L’interesse che Sicilia in Treno rivolge all’Atlante delle linee ferroviarie dismesse è principalmente puntato sulle linee per le quali molti soci hanno da sempre mantenuto viva, come altri appassionati ed altre realtà associative siciliane, l’attenzione.

Il 5 e 6 novembre 2016 si è svolta l’Assemblea della Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche e Museali (F.I.F.T.M.). Come è noto, alla Federazione aderiscono ventiquattro associazioni che operano nel campo delle ferrovie turistiche e dei rotabili ferroviari storici. Molte di esse operano anche in convenzione con Fondazione FS Italiane, contribuendo così al mantenimento ed alla valorizzazione del grande parco storico del Gruppo FS Italiane.
L’Assemblea si è tenuta a Lecce presso il Museo Ferroviario della Puglia, di proprietà del Comune di Lecce, gestito dalla Associazione Ionico Salentina Amici della Ferrovia (A.I.S.A.F. ONLUS).