In relazione alle informazioni riguardanti la storia del gruppo R.301 (la foto è presa da Wikipedia) contenute nell’articolo sulla R.301 027, che abbiamo già modificato in seguito ai contributi pervenutici sul gruppo Fb dedicato alle Ferrovie di Selinunte, il socio Paolo Simon ci ha inviato le sue argomentate considerazioni, che pubblichiamo volentieri di seguito.
Ritorno sull’argomento della presunta trasformazione di venti locomotive del gruppo R.301 (a vapore saturo) in locomotive R.302 (a vapore surriscaldato), in quanto ritengo che meriti di essere approfondito prima di dare certa l’una o l’altra tesi. Infatti, i vari autori che hanno scritto in proposito hanno dato su questo aspetto informazioni discordanti.
L’autore Giovanni Cornolò nel suo libro “Locomotive a Vapore” (Ermanno Albertelli Editore - prima edizione anno 1971 - seconda edizione anno 1989), nella scheda del gruppo R.301 riporta che nel 1927 venti di queste locomotive vennero ricostruite nelle Officine Meccaniche e Navali di Napoli con generatore a vapore surriscaldato, sostituendo inoltre la distribuzione a cassetto con quella a cilindri, e che queste macchine vennero assegnate al gruppo R.302 con i numeri da 023 a 042.
La stessa tesi era stata ripresa da Nico Molino nel suo libro “La rete ferroviaria a scartamento ridotto in Sicilia” (Edizione Locodivision 1985) ma nel suo recente libro “Le locomotive a vapore FS a scartamento ridotto della Sicilia” (Editoriale del Garda 2012) essa non è riportata.
Nel libro “Mediterranean Island Railways” di P.M. Kalla-Bishop pubblicato nel 1970 l’autore si limita nell’appendice 3 a scrivere che le R.302 da 1 a 22 furono costruite (con Works N° 653-674) dall’Ing. Nicolo (anziché Nicola) Romeo nel 1922 e le R.302 da 23 a 42 nelle Officine Meccaniche e Navali di Napoli (con Works N° 104-123) nel 1927. Notiamo quindi che per queste ultime venti locomotive Kalla-Bishop indica come sito di costruzione lo stesso che il Cornolò aveva indicato ma come sito di trasformazione delle R.301.
Di recente la storia e le vicissitudini delle locomotive R.301 e R.302 è stata trattata nella rivista TuttoTreno con due articoli di Aldo Riccardi nel n. 236 - dicembre 2009 e nel successivo n. 237 - gennaio 2010. Nel numero di dicembre l’autore prende posizione decisamente sfatando una volta per tutte quella che definisce una “leggenda”, la trasformazione di locomotive R.301 in R.302 e per avvalorare tale affermazione riepiloga in dettaglio in una tabella il destino di ciascuna R.301.
Nel numero di gennaio nel sottotitolo dell’articolo dedicato alle R.302 si legge che dopo i primi ventidue esemplari consegnati a partire dal 1922 essi furono “… poi ulteriormente replicati in altri 20 esemplari a partire dal 1927 ad opera delle Officine Meccaniche di Saronno”. Nel testo è poi indicato che le prime ventidue locomotive furono realizzate dall’ing. Nicola Romeo di Saronno e che tra il 1927 e il 1928 venne decisa una ulteriore replica di venti unità con costruzione affidata alle ora Officine Meccaniche di Saronno (ex ing. Romeo). Quest’ultima informazione contrasta con quanto asserito dal Cornolò e dal Kalla- Bishop.
Non entrando nel merito se le venti locomotive R.302 prodotte come secondo lotto furono costruite ex novo o furono il risultato di una trasformazione di altrettante R.301, resta evidente la discordanza tra la indicazione del Cornolò, che fa riferimento per questo lotto alle Officine Meccaniche e Navali di Napoli (Ansaldo), e quella del Riccardi, che indica le Officine Meccaniche di Saronno.
Sulla base delle informazioni sopra riportate dalle varie fonti disponibili, la considerazione conclusiva è che … non c’è conclusione! Infatti, le contraddizioni riscontrate possono essere definitivamente risolte soltanto risalendo a fonti documentali indiscutibili, sempre che siano ancora reperibili, come ad esempio l’Album dei tipi delle Locomotive ed Automotrici edito dal Servizio Materiale e Trazione delle FS e tenuto aggiornato in formato cartaceo a quanto mi risulta fino al 1970.
Il dettaglio della tabella esposta dal Riccardi su TuttoTreno n. 236 per le R.301 (analoga tabella si trova per le R.302 su TT n. 237) fa certamente pensare ad una ricerca documentale approfondita. L’unica perplessità nasce dalla indicazione della demolizione della R.302 038, certamente non corretta visto che questa locomotiva è conservata in buone condizioni estetiche presso lo stabilimento ASI di Marcon (vedi le immagini nel forum Duegi http://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=16&t=38200&hilit=R+302+038).
Proprio queste immagini evidenziano un’ulteriore perplessità, dato che, contrariamente a quanto affermato nell’introduzione dell’articolo prima riportata, si vede la targa di costruzione Ansaldo e non Officine di Saronno.
Vedremo prossimamente di chiarire definitivamente questi interessanti aspetti della storia dei gruppi di locomotive sicule R.301 ed R.302.