La notizia del rientro del R212.402 a Castelvetrano ha spiazzato tutti gli appassionati che avevano invece sperato e gioito per le sorti del piccolo locomotore a scartamento ridotto poco più di un mese fa, quando si era appreso che il carrello da manovra era stato trasferito presso la ONAI di Carini, RFI.

Questo rientro improvviso a Castelvetrano, specie a fronte di chiari segni di prime lavorazioni che si possono scorgere sul rotabile, è preoccupante. 

Ma i timori maggiori per le sorti del locomotore, già vincolato dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani anni fa, sono soprattutto legati all'attuale accantonamento all’aperto, che rende il rotabile potenziale preda di azioni di vandalismo fin troppo facili da prevedere e che anzi, da alcune indicazioni, sembrerebbero già essere iniziate. 

In sostanza, pur sconoscendo i piani del proprietario della macchina, l'odierna collocazione è, senza giri di parole, la peggiore che si potesse scegliere nell'ottica di necessaria preservazione che va garantita a questo pezzo unico (un discorso peraltro valido anche per la preziosa e delicatissima componentistica giustamente recuperata per ricambi, oggi accantonata sul piazzale di Castelvetrano e bisognosa anch'essa di un ricovero al chiuso). 

E’ ragionevole supporre che questa situazione così precaria sia dovuta a condizioni ostative al rimessaggio al coperto del rotabile, dentro la ex rimessa S.R. di Castelvetrano. Se fosse così, non c’è tempo da perdere, occorre garantire la salvaguardia del locomotore trosportando il mezzo in altro luogo. Si rischia davvero di perdere ciò che si è miracolosamente salvato per oltre trent’anni.

Sicilia in Treno tornerà sull’argomento.

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