Nell’ottavo articolo di Giovanni Saccà sono stati riepilogati numerosi link utili a chi volesse consultare i documenti del Progetto Definitivo dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina.
Inoltre, sono evidenziati alcuni significativi aspetti critici relativi alla compatibilità tra la struttura che prevede la campata unica da 3.300 metri e le condizioni di reale continua utilizzabilità. Molto interessante è la distinzione tra la possibilità di applicare modelli per simulare il traffico ferroviario e l’impossibilità di applicare analoghi modelli per simulare il traffico automobilistico soprattutto in funzione delle diverse tipologie e numero dei mezzi gommati contemporaneamente in circolazione e fermi sul ponte. Tutti aspetti relativi alla sicurezza che, insieme a quelli relativi al manuale di esercizio ed emergenza, sino ad ora non sono stati sottoposti ad effettive, approfondite analisi e che richiedono numerose, specifiche approvazioni da parte delle Autorità competenti nella fase di progettazione esecutiva.
Con l’ulteriore precisazione che il Progetto Definitivo approvato dalla Società Stretto di Messina nel 2011 non è stato mai approvato dal CIPE. Aspetto, questo, che rende quanto mai efficace e urgente l’indicazione del DEF 2018 di ripartire, di fatto, con un serio studio di fattibilità per “La verifica di fattibilità del collegamento, stabile o non stabile, attraverso lo Stretto di Messina”.

Tutti i documenti pubblici relativi al “Progetto dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina e collegamenti stradali e ferroviari sui versanti Calabria e Sicilia[1]” sono pubblicati sul sito del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare all’indirizzo https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/1

Procedura

Codice procedura

Data avvio

Stato procedura

 

 

Verifica di Ottemperanza (Legge Obiettivo 443/2001)

1546

08/09/2011

Conclusa

Dettagli procedura

Documentazione[2]

Valutazione Impatto Ambientale (Legge Obiettivo 443/2001)

1546

08/09/2011

Conclusa

Dettagli procedura

Documentazione[3]

Valutazione Impatto Ambientale (Legge Obiettivo 443/2001)

585

16/01/2003

Conclusa

Dettagli procedura

Documentazione[4]

I documenti relativi alla procedura di Valutazione Impatto Ambientale (Legge Obiettivo 443/2001) sono 10.504. L’elenco è scaricabile cliccando sul ESPORTA[5]
Tra gli altri è possibile rintracciare facilmente la “Guida alla consultazione degli elaborati del Progetto Definitivo”, l’elenco degli Elenco Elaborati del Progetto Definitivo, ecc.

Guida alla consultazione degli elaborati del Progetto Definitivo

https://va.minambiente.it/File/Documento/42586

Elenchi Elaborati

GC-PD-001

 

04/10/2011

-

2135 kB

Elenco Elaborati - Progetto Definitivo

https://va.minambiente.it/File/Documento/29051

Elenchi Elaborati

GE0000-F0

20/06/2011

-

1422 kB

ELENCO ELABORATI RISP INTEGRAZIONI

https://va.minambiente.it/File/Documento/59933

Documentazione integrativa

ELENCO-ELABORATI-RISP-INTEGRAZIONI

30/05/2012

-

501 kB

Utilizzando la funzione ricerca è possibile rintracciare facilmente qualsiasi documento.
Nel campo “Testo da ricercare” si possono inserire le parole chiave relative agli argomenti di interesse, esempio:

  • Titolo del documento (Vedi file excel scaricato tramite la funzione ESPORTA sopra citata)
  • Codice elaborato (Esempio per rintracciare il documento GE0000-F0 è necessario scrivere GE0000 F0)

In questo modo si possono scaricare e leggere tutti i documenti.

Come noto il progetto del Ponte sullo Stretto a campata unica ha una storia lunghissima e molte autorevoli persone si sono espresse a favore o contro la sua realizzazione, elencandone i motivi.
Ad esempio, nel 2002 l’ingegnere Majowiecki noto esperto di strutture speciali metteva in guardia dai rischi che si sarebbero potuti correre con la realizzazione di un ponte a campata unica di 3300 metri. L’Unità venerdì 28 giugno 2002 titolava “Il ponte di Messina, un’amaca al vento[6] Prevista un’oscillazione «normale» di15 metri in 30 secondi, la struttura reggerà?

La Repubblica – Economia del 29 novembre 2008, dopo aver intervistato il Prof. Ing. Remo Calzona, che allora presiedeva il comitato per la verifica di fattibilità del Ponte sullo Stretto, titolava "Caro e anche pericoloso" - Bocciato il ponte sullo Stretto[7]. Tra le tante sue affermazioni si evidenzia quella dove affermava: «Se soffia il vento a Scilla, ponte chiuso. "Anche cento giorni all'anno"».

Tra i documenti consultabili, si possono rintracciare facilmente:

Analisi di Percorribilità, Sicurezza e Comfort

Elaborati di Progetto[8]

PB0029-F0

20/06/2011

7761 kB

Analisi di Percorribilità, Sicurezza e Comfort

Elaborati di Progetto[9]

PB0029-F0-ITA

20/06/2011

7898 kB

Da quest’ultimo documento si evince che sono stati condotti approfonditi studi sull’argomento con particolare riguardo per la percorribilità ferroviaria.
Ad esempio, a pag. 8/254 possiamo leggere “Una delle principali preoccupazioni per la percorribilità ferroviaria del ponte sullo stretto di Messina è la sensibilità ai carichi di vento che agiscono sul ponte e, in particolare, sui treni. In particolare, i vagoni merci vuoti risultano problematici a tale proposito. Le accelerazioni indotte sui treni al passaggio dei giunti di dilatazione rappresentano un’area di ulteriore interesse. A parte queste questioni evidenti, la valutazione automatica dell’interazione treno-ponte nei modelli analitici garantisce inoltre la copertura dei potenziali effetti di amplificazione dinamica.
Con due binari ferroviari sul ponte, sei diversi treni dinamici calibrati secondo le tipologie realmente esistenti, tre posizioni strutturali chiave sul ponte in cui i treni si incrociano e due stati limite comprendenti un totale di 6 combinazioni di carichi, il numero totale di possibili combinazioni analitiche ammonta a circa 600. Questa quantità elevata di analisi richiede un approccio di calcolo sistematico e altamente automatizzato.”

Mediante l’utilizzo di un modello analitico, sono stati individuati i modi di vibrare longitudinali, verticali, torsionali e trasversali e ne sono state calcolate le relative frequenze proprie.

Modo

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Frequenza (Hz)

0,0308

0,0573

0,0662

0,0796

0,0859

0,0935

0,0986

0,1024

0,1028

0,1063

Periodo (sec)

       32,47

       17,45

       15,11

       12,56

       11,64

       10,70

       10,14

         9,77

         9,73

         9,41

Nello stesso documento a pag.14 viene evidenziato che “la percorribilità stradale non è stata considerata difficoltosa quanto quella ferroviaria”. Omissis … “A parte il fatto che la percorribilità stradale non sia realmente un’area di attenzione rilevante, nessuna proprietà dinamica è attualmente disponibile per automobili e autocarri”.

Se sono noti e calcolabili i dati relativi alla ferrovia, non sono altrettanto certi i comportamenti medi degli automobilisti in caso di pioggia, scarsa visibilità, vento, variazione dell’inclinazione dell’impalcato, ecc. Per poter predisporre uno studio per le automobili e per gli autocarri analogo a quello predisposto per la ferrovia bisognerebbe che tutti i mezzi su gomma fossero a guida totalmente automatica. Per stimare la frequenza, il numero e la tipologia degli incidenti che potrebbero verificarsi sono stati predisposti i manuali:

Titolo

Sezione

Codice elaborato

Data

Dimensione

Risk evaluation principles: brief notes on the Report of COWI issued on 19.05.2010[10]

Elaborati di Progetto

GE0045-F0

20/06/2011

2447 kB

Stima dell'incidentalità attesa - Metodologia[11]

Elaborati di Progetto

GE0046-F0

20/06/2011

437 kB

Stima dell'incidentalità attesa - Applicativo[12]

Elaborati di Progetto

GE0047-F0

20/06/2011

491 kB

Diagramma itinerario condizioni di circolazione e sicurezza attesa - Versante Sicilia - Direzione ME-RC[13]

Elaborati di Progetto

GE0048-F0

20/06/2011

653 kB

Diagramma itinerario condizioni di circolazione e sicurezza attesa - Versante Sicilia - Direzione RC-ME[14]

Elaborati di Progetto

GE0049-F0

20/06/2011

667 kB

Diagramma itinerario condizioni di circolazione e sicurezza attesa - versante Calabria[15]

Elaborati di Progetto

GE0050-F0

20/06/2011

1523 kB

Analisi delle conseguenze sulla circolazione stradale di scenari di interventi di manutenzione[16]

Elaborati di Progetto

GE0051-F0

20/06/2011

70 kB

Analisi delle conseguenze sulla circolazione stradale di scenari di guasto[17]

Elaborati di Progetto

GE0052-F0

20/06/2011

68 kB

Analisi degli scenari di emergenza[18]

Elaborati di Progetto

GE0053-F0

20/06/2011

2918 kB

Probabilità di sfondamento delle barriere di sicurezza sul Ponte[19]

Elaborati di Progetto

GE0054-F0

20/06/2011

569 kB

Schema di piano di gestione dell'emergenze[20]

Elaborati di Progetto

GE0055-F0

20/06/2011

261 kB

Analisi del rischio di aquaplaning sull'opera di attraversamento[21]

Elaborati di Progetto

GE0056-F0

20/06/2011

1620 kB

Manuale di esercizio ed emergenza[22]

Elaborati di Progetto

PG0031-F0

20/06/2011

3901 kB

Manuale di esercizio ed emergenza[23]

Elaborati di Progetto

PG0031-F0-ITA

20/06/2011

1098 kB

L’introduzione dello “Schema di piano di gestione delle emergenze” esordisce con le seguenti frasi:
«Il presente documento presenta uno schema di impostazione del Piano di Gestione delle Emergenze. Questo documento rappresenta la struttura del documento nella sua definizione concettuale preliminare, redatta secondo le indicazioni delle “Linee guida per la preparazione del Manuale di Esercizio e di Gestione delle Emergenze” cod. GCG.F.06.05 (Rev. 0 del 10 giugno 2004) al fine di fornire la base di partenza per avviare il processo di consultazioni tra tutte le parti interessate, tra cui il Gestore dell’Opera, gli Enti e le Autorità competenti, che porterà alla definizione del documento nelle versioni “intermedie” da sviluppare durante la redazione del Progetto Esecutivo e nella versione finale da emettere contestualmente alla documentazione “come costruito”.
Il documento presenta i principi delle metodologie di approccio, la struttura, i contenuti ed indicazioni del grado di completezza che saranno proprie del documento nella sua forma definitiva.
Data la natura schematica e concettuale del presente documento, sono stati introdotti commenti con indicazioni per gli sviluppi successivi del documento: questi commenti sono riportati con carattere tipografico corsivo racchiusi tra parentesi quadre [] per agevolarne l’individuazione.»

Consultando l’indice si può notare l’entità degli argomenti che dovranno essere esaminati e approvati dalle Autorità competenti:

2.4 Esercizio in condizioni anomale ambientali e di traffico ......................................................    20
2.4.1 Velo d’acqua sulla pavimentazione (rischio di acquaplaning) ...........................................    20
2.4.2 Deformazione anomala dell’impalcato .........................................................................    20
2.4.3 Vento, pioggia, temperatura, aventi intensità eccezionale .............................................   21
2.4.4 Visibilità ridotta, nebbia ..........................................................................................     22
2.4.5 Altre condizioni atmosferiche avverse..........................................................................   22
2.4.6 Restrizioni/Chiusure dell’attraversamento per categorie di veicoli a rischio..........................   22
2.4.7 Transito di nave con altezza eccezionale........................................................................ 23
2.4.8 Eventi sismici...........................................................................................................   24
2.4.9 Registrazione/Documentazione condizioni meteorologiche.............................................    25
2.4.10 Redazione resoconti eventi anomali/eccezionali...........................................................   25
2.4.11 Coordinamento con la gestione di strade ed autostrade limitrofe .................................    25
2.4.12 Coordinamento con la gestione ferroviaria.................................................................    25
2.4.13 Coordinamento con il Controllo del traffico Marittimo (VTS) .........................................    25
2.4.14 Coordinamento con la Protezione Civile ...................................................................     25
2.5 Esercizio in condizioni anomale per interventi di manutenzione ........................................      26
2.5.1 Chiusura programmata delle corsie .............................................................................    26
2.5.1.1 Programmi di chiusura corsie...................................................................................    26
2.5.1.2 Modifiche al programma.......................................................................................      26
2.5.1.3 Gestione del traffico ...........................................................................................     26
2.5.1.4 Coordinamento della gestione del traffico tra settori contigui ...................................      27
2.5.1.5 Redazione resoconti (Reporting) ...........................................................................    28
2.5.2 Chiusure d’emergenza corsie.....................................................................................    28
2.5.2.1 Attuazione ......................................................................................................       28
2.5.2.2 Rimozione ..........................................................................................................    29
2.5.2.3 Redazione resoconti (Reporting) ...........................................................................     29
2.5.3 Apertura dei by-pass (avvicinamento di automezzi alla ferrovia per manutenzione;
uso delle piazzole di sosta; ecc.) o barriere mobili in genere ................................................      29
2.5.4 Coordinamento con la gestione ferroviaria.................................................................     31
2.6 Esercizio in condizioni anomale a seguito di incidenti del traffico ......................................     32
2.6.1 Notifica incidenti ................................................................................................       32
2.6.2 Verbalizzazione incidenti da parte della Polizia Stradale ..............................................       32
2.6.3 Controllo e monitoraggio degli incidenti stradali.......................................................        32
2.6.4 Pronto Intervento (ambulanza)..............................................................................      33
2.6.5 Rimozione ostruzioni ...........................................................................................       33
2.6.6 Evacuazione passeggeri dalle piattaforme stradali/ferroviarie .......................................      34
2.6.7 Danni strutturali .................................................................................................       36
2.6.8 Sversamenti di sostanze pericolose o nocive ..............................................................    37
2.6.9 Redazione resoconti (Reporting).............................................................................      39
2.7 Esercizio in condizioni eccezionali (problematiche di sicurezza)......................................         39
2.7.1 Avvicinamento automezzi alla ferrovia per soccorso ai treni........................................        39
2.7.2 Apertura by-pass ecc. per emergenze stradali............................................................      41
2.7.3 Evacuazione dell’opera di attraversamento ..............................................................       43
2.7.4 Accesso non autorizzato ad aree protette/sensibili ....................................................      45
2.7.5 Azioni antropiche ostili............................................................................................      46
2.7.6 Incidenti del traffico marittimo..............................................................................         48
2.7.7 Coordinamento con la gestione di strade e autostrade limitrofe ..................................        50
2.7.8 Coordinamento con la gestione ferroviaria................................................................        50
2.7.9 Coordinamento con le Forze dell’Ordine.................................................................          50
2.7.10 Coordinamento con l’Autorità marittima .............................................................           50
2.8 Servizi ausiliari.......................................................................................................          50
2.8.1 Previsioni meteorologiche ....................................................................................         50
2.8.2 Impianti antincendio ...........................................................................................          51
2.8.3 Segnaletica..........................................................................................................        51
2.8.3.1 Segnaletica verticale e orizzontale........................................................................         51
2.8.3.2 Pannelli segnaletici a messaggio variabile...............................................................         51
2.8.3.3 Segnalamento di chiusura/diversione/deviazione .....................................................        51
2.8.3.4 Pannelli pubblicitari ...........................................................................................          51
2.8.4 Sistemi di segnalamento per la navigazione marittima ed aerea ..........................................  52
2.8.5 Servizio recupero/rimozione veicoli...............................................................................    52
2.8.6 Informazioni sulle condizioni di traffico.........................................................................      52
2.8.7 Rapporti con la stampa e altri media..............................................................................   52
2.8.8 Pubblicità..................................................................................................................   52
2.8.9 Informazioni su possibili limitazioni/interruzioni di servizio...............................................        52
2.8.10 Registrazione pedaggi e rilevamento del traffico ...........................................................   53
2.8.11 Resoconti/registrazione incidenti.................................................................................   53
2.8.11.1 Resoconto su condizioni atmosferiche avverse ............................................................. 53
2.8.11.2 Resoconto su incidenti stradali ordinari ......................................................................   53
2.8.11.3 Resoconto su incidenti stradali gravi..........................................................................   53
2.8.11.4 Resoconto su incidenti durante lavori ........................................................................   53
2.8.11.5 Resoconti relativi ad altri eventi incidentali ...............................................................     54
2.8.12 Indagini/Richieste di informazioni...............................................................................      54
2.9 Riferimenti .................................................................................................................     54
2.9.1 Documentazione “come costruito”...............................................................................     54
2.9.2 Manuali d’uso, d’ispezione e manutenzione.....................................................................     54
2.9.3 Leggi e norme ..........................................................................................................     55
3 Procedure di emergenza ....................................................................................................   55
3.1 Elenco delle procedure di emergenza ..............................................................................    55
3.2 Procedura di emergenza n. 1 – Guasto o incidente lieve......................................................   56
3.3 Procedura di emergenza n. 2 – Incidente grave...................................................................   59
3.4 Procedura di emergenza n. 3 – Incendio in galleria ............................................................    62
3.5 Procedura di emergenza n. 4 – Incidente con sversamento di merci pericolose ........................  65
3.6 Procedura di emergenza n. 5 – Incendio in locali tecnici .....................................................    69
3.7 Procedura di emergenza n. 6 – Anomalia elettrica (black-out).............................................    71
4 Appendici .....................................................................................................................     73
5 Elenco possessori registrati del Documento............................................................................   73

Il “Manuale di esercizio ed emergenza” - PG0031-F0 – esordisce con la “Relazione di sintesi”

La presente relazione descrive la revisione preliminare del Manuale di Esercizio e delle Emergenze (Manuale O&E) con alcuni esempi di procedure ed istruzioni. Con il procedere dell’elaborazione delle procedure e delle istruzioni alla fine della Progettazione Esecutiva la revisione preliminare del manuale verrà susseguita dalla revisione finale del manuale stesso. Si è scelto di includere nel Manuale di Esercizio e delle Emergenze, la descrizione della struttura generale per l’esercizio e la manutenzione e l’interazione tra l’Esercizio e le Emergenze (O&E) e tra l’Ispezione e la Manutenzione (I&M). Per quanto concerne le procedure tecniche e le istruzioni riguardanti l’ispezione e la manutenzione riferirsi al documento specifico “Manuale di Ispezione e Manutenzione” - CG1000-P-MI-D-P-GE-A9-00-00-00-00-01-A.
Nel documento del Progetto Definitivo “Basi per il Manuele di Esercizio e Gestione delle Emergenze” - CG1000-P-RG-D-P-GE-M7-00-00-00-00-01-A è stata predisposta una base di riferimento per l’elaborazione il Manuale O&E e delle relative procedure ed istruzioni.

Omissis …

6.1 Strade di Accesso e di Fuga
La Tabella 6-3 fornisce una panoramica delle strade di accesso e di fuga. I disegni generali e la descrizione del ponte nonché l’identificazione delle posizioni e degli elementi del ponte, sono accessibili attraverso il Bridge Management System (Sistema di Gestione del Ponte) detenuto dalla organizzazione I&M.
Si prevede che i disegni generali forniranno informazioni sufficienti a generare una panoramica delle vie di fuga e di accesso. Il ponte avrà un sistema di posizionamento per quanto concerne la segnalazione sul ponte che permetteranno al personale e ad altri di conoscere la posizione in cui si trovano, Cfr. Manuale I&M.
La polizia e le unità dei vigili del fuoco che si occupano del ponte dovranno avere sempre le chiavi e le schede di accesso al ponte.

Sito di emergenza

Strada di accesso e di fuga cfr. Disegno n°.

Restrizioni

Strada

Da completare

Larghezza corsia di emergenza: 3.75 m. Vie di fuga lungo corsie di emergenza, stazioni SOS per 500 m.

Corsia di servizio

Da completare

Larghezza corsia: spazio minimo 2.82 m

Ferrovia

Da completare

Larghezza piattaforma:1,5 m su ciascun lato della ferrovia. Accesso limitato per sedie a rotelle nelle aree di servizio senza attraversamento

Area di servizio/ attraversamento ferrovia

Da completare

Pericolo da traffico stradale e ferroviario. Accesso ad attraversamento permesso a veicoli normali. Area di servizio disponibile per posteggio veicoli di manutenzione, attrezzature e container.

Cassoni

Da completare

Scale, botole

Torre

Da completare

Gradinata o scale se ascensore rotto.

Cavo principale

Da completare

Accesso tramite scala.

camminare sul cavo in caso di rottura carrello

Struttura terminale

Da completare

Gradinata/scale

Blocco di ancoraggio

Da completare

Gradinata/scale

Edificio OCC

Da completare a cura di

Eurolink

-

Stazione di pedaggio

Da completare a cura di

Eurolink

Pericolo da traffico stradale; necessarie restrizioni al traffico.

Tabella 6-3 Panoramica strade di accesso e di fuga.

Omissis

6.2 Emergenza stradale

Per l’intera rete stradale Sdm sarà progettato un piano di gestione generale del traffico; tale piano sarà separato dal Manuale O&E. Esso concernerà le emergenze e costituirà la base generale per l’esercizio e le emergenze del traffico stradale sul ponte, Cfr. anche Sezione 5.8. Questo piano non è ancora disponibile, e il Manuale O&E preliminare, presuppone i seguenti principi generali:

  • I veicoli coinvolti in incidenti in cui non vi sono feriti gravi, devono essere posizionati nella corsia di emergenza (larghezza 75 m). Verrà quindi chiamato il servizio di assistenza/salvataggio e laddove opportuno saranno applicate restrizioni al traffico. La stazione di pedaggio deve assicurare il passaggio ai veicoli di emergenza e ad altri veicoli di assistenza come richiesto.
  • Se non è possibile utilizzare la strada ordinaria, l’accesso avverrà tramite la corsia di servizio. Tuttavia, i veicoli di manutenzione e le attrezzature devono poter accedere e l’accesso gratuito dalla corsia di servizio per le emergenze deve essere controllato da OCC.
  • Una grave emergenza stradale può giustificare l’interruzione del traffico ferroviario e i veicoli di emergenza possono quindi utilizzare le strutture di attraversamento sulla ferrovia fra le due direzioni di marcia della strada. Le due strutture di attraversamento sono collocate a 435m su ciascun lato della mezza campata. L’utilizzo di tali strutture richiede l’arresto del traffico ferroviario da parte di RFI mentre l’OCC dovrà imporre limitazioni alla velocità delle auto ed eventualmente anche restrizioni di carreggiata.

6.3 Emergenza ferroviaria

Principi di emergenza ferroviaria principali:

  • RFI controlla la gestione dell’esercizio e delle emergenze ferroviarie. In caso di emergenza, RFI sarà contattata per fermare il traffico ferroviario.
  • L’accesso dei servizi di emergenza avverrà tramite la strada.
  • La fuga dei passeggeri dei treni avverrà dal treno alla piattaforma, verso una delle quattro aree di servizio con accesso alla strada. Un’area di servizio sarà situata entro 450 m dall’arresto del treno. In caso di emergenza, il binario vicino potrebbe fungere da area di fuga; ciò sottolinea l’importanza del fatto che, quando viene identificata una emergenza ferroviaria, tutti i treni devono essere immediatamente fermati in entrambe le direzioni, fino a quando l’emergenza è sotto controllo. Si suppone che ciò sia contenuto nelle procedure standard RFI.
  • Le luci di emergenza e la relativa segnaletica saranno implementati sulle piattaforme ferroviarie in modo da permettere una fuga sicura anche di notte.
  • L’evacuazione dei passeggeri dei treni in caso di emergenza o guasto tecnico di un treno, può avvenire seguendo la via di fuga, oppure, in alternativa, i passeggeri possono essere evacuati verso un altro treno dedicato. Fino all’arrivo della polizia l’evacuazione sarà controllata e gestita dallo staff del treno.
  • Le persone con capacità motorie ridotte saranno guidate, dallo staff del treno o da altri passeggeri, lungo un passaggio pedonale. Tale passaggio pedonale può essere utilizzato infatti da persone in carrozzina e per il trasporto di barelle.

Figura 6-4 Strategia di fuga per i passeggeri dei treni

Principio per treni con emergenza incendio: in caso di treno incendiato bisogna conformarsi ai seguenti principi (da confermare con i risultati dello studio ORA e chiarimenti da parte di RFI):

  • Laddove viene individuato un incendio, evitare di far fermare il treno in un tunnel.
  • Per un treno che viaggia in direzione della Calabria, ciò significa che il treno deve fermarsi prima del tunnel o attraversarlo. Il rischio di arresto nel tunnel deve essere evitato; occorre quindi tenere in considerazione la lunghezza di questo tunnel. La distanza dalla torre all’entrata del tunnel ferroviario è di circa 400 metri. Occorre valutare in quale posizione prima del tunnel, i rischi di incendio del treno sono minori.
  • Per un treno che viaggia in direzione verso Messina, ciò significa che il treno deve fermarsi prima del tunnel e portarsi il più possibile vicino al tunnel in modo da allontanarsi da tutte le strutture del ponte. Dalla struttura delle torri, all’inizio del tunnel vi sono circa 1000 m (da verificare). Nel caso in cui venga segnalata la presenza di incendio di un treno occorre non entrare nel tunnel che è lungo circa 15 km.

Il principio dell’attraversamento può implicare che i pulsanti di arresto di emergenza all’interno del treno siano disabilitati durante l’attraversamento del ponte (e dei tunnel). Questo è da chiarire con RFI.
I principi di emergenza di cui sopra devono essere discussi nel dettaglio con RFI.

6.4 Emergenza generica sul ponte

In caso di incendio esteso, forte vento, terremoto, collisione di imbarcazioni o di aerei oppure in caso di minaccia esterna o attacco, il ponte può essere chiuso.
Principio primario: chiudere il ponte al traffico in entrata ed evacuare le persone (utenti, passeggeri e dipendenti) dal ponte. I dettagli saranno illustrati in una procedura di emergenza.

6.5 Emergenza Incendio

Principi fondamentali:

  • Incendio su strada o ferrovia: utilizzare gli idranti presenti sul ponte.
  • Incendio su carrozza del treno: Cfr. Sezione emergenze ferroviarie.
  • Incendio all’interno delle torri: utilizzare gli idranti situati a basso e all’altezza delle travi di collegamento.
  • Incendio all’interno dei cassoni: utilizzare gli idranti situati sull’impalcato del ponte o l’attrezzatura manuale di gestione degli incendi.
  • Incendio negli edifici: utilizzare le strutture di gestione degli incendi presenti negli edifici e nelle strutture a terra seguendo i principi standard.

Le attrezzature per gli incendi su strada e ferrovia a livello dell’impalcato, sono collegate ad idranti posizionati ogni quattro cassoni trasversali su entrambi i lati fra il cassone stradale e quello ferroviario. Su ciascun lato, la distanza fra gli idranti è al massimo di 90 m. Il sistema degli idranti è un sistema di rilevazione. Valvole di sezionamento sono situate ogni 500 m.

Omissis …

Come si può constatare leggendo i documenti sopra citati, la quantità di approvazioni da ottenere da parte delle Autorità competenti sembrerebbe notevole prima di poter giungere a certezza riguardo alla reale utilizzabilità del ponte a campata unica da 3300 m.

Oltretutto non essendo stata data ottemperanza a quanto disposto dall’Art. 34-decies del Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, non è stato approvato in linea tecnica il progetto definitivo, nonostante che il C.d.A. della Società Stretto di Messina lo avesse già approvato il 29 luglio 2011.

Inoltre, la Corte Costituzionale con Sentenza n.265 del 5 novembre 2019 ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, commi 3 e 8, del decreto-legge 2 novembre 2012, n. 187 (Misure urgenti per la ridefinizione dei rapporti contrattuali con la Società Stretto di Messina S.p.A. ed in materia di trasporto pubblico locale) e smi per il profilo relativo alla quantificazione dell’indennizzo[24].

Una delle poche certezze potrebbe derivare dal fatto che attualmente esisterebbero soluzioni di attraversamento stabile fattibili più economiche del ponte a campata unica da 3300 m, che oltretutto potrebbero ottenere un punteggio favorevole in termini di Analisi Costi Benefici.

Tutto ciò conferma la validità di quanto stabilito dal DEF 2018 Allegato Infrastrutture, capitolo IV. Lo stato di attuazione degli interventi programmati, paragrafo IV. 2 Ferrovie, tabella Interventi prioritari da sottoporre a progetto di fattibilità – modalità: ferrovie, è inserito l’intervento “12 Direttrice Napoli-Palermo - Attraversamento dello stretto”, con obiettivi dello studio di fattibilità “La verifica di fattibilità del collegamento, stabile o non stabile, attraverso lo Stretto di Messina. Le opzioni da considerarsi faranno riferimento alternativamente alla modalità stradale, ferroviaria o marittima.”

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[1] https://www.youtube.com/watch?v=KFEqxmqDgEE&t=1s, https://www.youtube.com/watch?v=kCWOLV0PgPU&t=1s, https://www.youtube.com/watch?v=LHGr99vZuaI, https://structurae.net/en/structures/messina-straits-bridge e https://www.youtube.com/watch?v=jSX14l_RK_w&t=1s

[2] https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1/3

[3] https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1/2

[4] https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1/1

[5] https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1/2?mode=export

[6] https://archivio.unita.news/assets/main/2002/06/28/page_011.pdf

[7] https://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/economia/ponte-messina-inchiesta/tecnico-boccia-ponte/tecnico-boccia-ponte.html

[8] https://va.minambiente.it/File/Documento/36790

[9] https://va.minambiente.it/File/Documento/36791

[10] https://va.minambiente.it/File/Documento/36412

[11] https://va.minambiente.it/File/Documento/36413

[12] https://va.minambiente.it/File/Documento/36414

[13] https://va.minambiente.it/File/Documento/36415

[14] https://va.minambiente.it/File/Documento/36416

[15] https://va.minambiente.it/File/Documento/36417

[16] https://va.minambiente.it/File/Documento/36418

[17] https://va.minambiente.it/File/Documento/36419

[18] https://va.minambiente.it/File/Documento/36420

[19] https://va.minambiente.it/File/Documento/36421

[20] https://va.minambiente.it/File/Documento/36422

[21] https://va.minambiente.it/File/Documento/36423

[22] https://va.minambiente.it/File/Documento/37142

[23] https://va.minambiente.it/File/Documento/37143

[24] https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2019&numero=265