Pubblichiamo questo articolo per fare il punto della situazione sul progetto di costituzione della Ferrovia di Selinunte, un progetto sul quale da anni sono impegnati molti soci di SiT. Il progetto ha subito un brusco arresto in seguito alle note vicende che hanno portato all’insediamento di una Commissione per la Amministrazione del Comune di Castelvetrano e notizie recenti costituiscono ulteriore elemento di preoccupazione circa la sua possibile realizzazione.
Lo facciamo in un momento nel quale, approssimandosi le elezioni per il ritorno di una guida politica alla testa dell’Amministrazione, si riaprono prospettive di ripresa anche delle attività culturali e delle iniziative che il territorio richiede per il suo sviluppo.
Lo facciamo quindi anche in termini di proposta ai candidati Sindaco, dato che SiT ritiene che il progetto di creazione di una ferrovia turistica possa entrare a buon diritto nei programmi di sviluppo del territorio.
Lo facciamo proponendo come primo obiettivo il recupero del binario per la creazione di una ferrovia turistica da percorrere con il ferrociclo, ottima premessa per ulteriori futuri sviluppi più strettamente ferroviari.
È notizia recente che è stato approvato dalla Regione Siciliana il programma di interventi presentati in Agenda Urbana dalla “Autorità urbana” costituita dai Comuni di Marsala (capofila), Trapani-Erice, Castelvetrano e Mazara del Vallo. Questo avvenimento, unitamente ad ulteriori informazioni che SiT ha successivamente assunto, ci induce a riprendere le fila di una attività iniziata dalla Associazione Sicilia in Treno poco tempo dopo la sua fondazione, per proseguire quanto fatto nel passato dal gruppo dei suoi soci fondatori e per proporre un appello ai candidati a Sindaco per le prossime elezioni comunali. Ci sembra prima opportuno, per chiarezza verso chi legge, ripercorrere quanto avvenuto sino ad oggi.
Tra i suoi primi atti, SiT ha stipulato con l’Amministrazione del Comune di Castelvetrano, nel febbraio 2017, il protocollo d’intesa finalizzato alla condivisione e realizzazione del progetto di ripristino per l’esercizio ferroviario a scopo turistico di circa 3 km di ferrovia, appartenenti alla linea a scartamento ridotto, delle Ferrovie dello Stato, Castelvetrano – Porto Empedocle, che collegano il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, la stazione di Marinella di Selinunte e la Riserva Naturale Orientata Foce del Belìce e dune limitrofe, sino al ponte di ferro sul fiume.
In seguito a tale accordo, il Comune di Castelvetrano ha inserito questo progetto tra quelli da finanziare nell’ambito di “Agenda urbana”, all’interno del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020. In particolare, il progetto rientra nel campo dello “sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utilizzo del mezzo a basso impatto ambientale” (Azione 4.6.4).
Nell’aprile 2017, il progetto è stato presentato dal Sindaco di Castelvetrano e da una delegazione di SiT ai responsabili delle società del Gruppo FS, in particolare a Fondazione FS Italiane nel corso di un incontro presso la sede di Villa Patrizi a Roma.
Successivamente all’insediamento della Commissione Straordinaria al Comune di Castelvetrano (giugno 2017), una delegazione di SiT ha illustrato alla Commissione i termini della questione, richiamando anche il protocollo d’intesa, che non è stato oggetto di alcuna revisione.
In seguito alla approvazione dalla Regione Siciliana del programma di interventi presentati in Agenda Urbana, avvenuta nel febbraio 2019, SiT ha dovuto prendere atto che, nel tempo intercorso, l’Ufficio Tecnico Comunale ha modificato il quadro degli interventi originariamente previsti in modo tale che il tratto di linea ferroviaria prima indicato, del quale era previsto il recupero ferroviario come primo lotto funzionale di un intervento più ampio, risulta ora destinato alla trasformazione in pista ciclabile.
Più in dettaglio, le previsioni che attualmente figurano in Agenda Urbana relativamente alla misura 4.6.4. riguardano, nel territorio di Castelvetrano, le seguenti piste ciclabili, inquadrate nella “Ciclovia della Sicilia Occidentale – itinerario costiero”:
- collegamento tra Marinella di Selinunte e R.N.O. Foce del Belìce e dune limitrofe;
- collegamento tra Centro Urbano di Triscina e Parco Archeologico di Selinunte;
- collegamento tra Centro Urbano e zona Commerciale di C.da Strasatto
- collegamento tra zona E commerciale e Marinella di Selinunte;
- collegamento tra Centro Urbano e zona Trinità di Delia.
La pista ciclabile al numero 1 ricade all’interno della tratta “Castelvetrano - Porto Palo di Menfi”.
A giudizio di SiT questa scelta è del tutto incomprensibile e non tiene conto di vari elementi oggettivi che la rendono difficilmente realizzabile.
Per prima cosa evidenziamo che nell’agosto 2017 è stata approvata la Legge 218/2017, recante “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”. Tale Legge all’articolo 2 riporta un elenco in cui sono individuate “tratte, dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, suscettibili di essere utilizzate e valorizzate” per l’uso turistico. Tra queste, alla lettera o) figura la tratta “Castelvetrano - Porto Palo di Menfi”. Pertanto, questa tratta (circa 22 km) risulta in atto vincolata al recupero ferroviario a scopo turistico.
Inoltre, il Gruppo FS, proprietario del sedime della tratta in argomento, ha manifestato ufficialmente in più occasioni l’interesse a procedere al recupero ferroviario a scopo turistico della tratta “Castelvetrano - Porto Palo di Menfi”. Si ricorda in proposito la pubblicazione, da parte di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), dell’Atlante delle linee ferroviarie dismesse (2016) e dell’Atlante di viaggio lungo le linee dismesse (2017): in entrambe le pubblicazioni figura la tratta “Castelvetrano - Porto Palo di Menfi” e l’interesse manifestato da Fondazione FS Italiane per il “ripristino della circolazione con treni storico-turistici”.
Nel corso del Seminario tenutosi a Roma nel febbraio 2018, presso il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti promosso da Alleanza per la Mobilità Dolce (A.Mo.Do.) e Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali (FIFTM), sul tema della attuazione della Legge 128/2017 sulle ferrovie turistiche, rappresentanti del Gruppo FS hanno confermato la presenza della tratta “Castelvetrano - Porto Palo di Menfi” tra quelle che il Gruppo intende recuperare e riutilizzare a fini turistici.
Ancora: Fondazione FS Italiane a partire dal 2014 ha avviato una specifica attività di restauro di alcuni dei rotabili a scartamento ridotto superstiti, presenti a Castelvetrano, dimostrando così concretamente l’interesse all’obiettivo di una ferrovia turistica da esercire con rotabili storici. Inoltre Rete Ferroviaria Italiana è intervenuta nella stessa area con investimenti specifici finalizzati a interventi di rifunzionalizzazione di una rimessa e degli adiacenti locali di servizio e di riordino di parte del fascio binari a scartamento ridotto.
Sembrerebbe quindi che la previsione di riuso della linea per destinarla a pista ciclabile troverà numerose difficoltà, rendendola impraticabile.
Considerando che l’obiettivo del ritorno dell’esercizio ferroviario a scopo turistico sulla linea debba essere considerato conseguibile a medio termine, SiT ritiene che sia realisticamente conseguibile a breve termine l’obiettivo del recupero della infrastruttura ferroviaria in quanto tale, quindi il recupero del binario, per la nascita di una ferrovia turistica da esercire con il ferrociclo. Tale obiettivo va visto come primo “step” per poi proseguire verso l’obiettivo del ritorno del treno.
A parere di SiT l’obiettivo di un recupero per un riuso di tipo ferroviario risulta in ogni caso ben motivato, per quanto illustriamo di seguito.
Per prima cosa elenchiamo le novità normative recenti e prossime:
- nell’agosto 2017 è stata approvata la Legge 218/2017 sulle ferrovie turistiche, che prevede anche la costituzione di ferrovie turistiche da utilizzare con ferrocicli;
- nel settembre 2017 è stata pubblicata la Norma UNI 11685 “Ferrociclo – Requisiti tecnici e costruttivi”;
- sono in corso di definizione le linee guida per l’esercizio con ferrociclo, da parte di ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali) e di FIFTM (Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali).
Altri motivi sono i seguenti:
- diversificazione della offerta turistica che preveda nell’ambito di una ciclovia un tratto in cui si utilizzi il ferrociclo, la cui fruizione è allargata al turista occasionale, anche a mobilità ridotta, oltre che al cicloamatore;
- possibilità di convivenza, lungo la stesso tracciato o comunque su tracciati prossimi, del binario per il ferrociclo e della pista ciclabile;
- possibilità offerta dal ferrociclo di trasportare le biciclette, garantendo quindi al fruitore ciocloamatore la continuità della ciclovia.
Su questi aspetti, SiT sta raccogliendo alcune importanti adesioni da parte di soggetti di livello nazionale, che condividono la validità degli aspetti prima elencati. Abbiamo ricevuto le adesioni della FIFTM (Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali) e della Alleanza per la Mobilità Dolce (AMoDo).
Inoltre, il recupero della infrastruttura per la gestione con ferrocicli è per il proprietario del sedime ferroviario elemento positivo per i seguenti ulteriori aspetti:
- garantisce una modalità di riuso della infrastruttura che ne mantiene la sua precisa identità ferroviaria, con il recupero del binario;
- garantisce, con la presenza di un gestore responsabile della manutenzione, la corretta conservazione della infrastruttura;
- costituisce potenziale positiva premessa per un successivo ritorno dell’esercizio ferroviario con treni turistici.
SiT evidenzia che all’estero si annoverano centinaia di ferrovie dismesse utilizzate per offrire ai turisti l’esperienza di una viaggio in ferrociclo, gestite da soggetti locali, in grado di vivacizzare le economie dei luoghi. In Francia il ferrociclo è denominato “velorail” e dal 2004 esiste una federazione che riunisce le numerosissime realtà distribuite su tutto il territorio nazionale. In Spagna il ferrociclo è denominato “ciclorail” mentre nei Paesi anglofoni si chiama “railbike” ed è diffuso in Gran Bretagna, negli USA, in Australia e in Nuova Zelanda. Nei Paesi di lingua tedesca si conserva nel nome “Draisinen” l’omaggio all’inventore del mezzo ferroviario a propulsione muscolare, Karl Friedrich Freiherr Drais von Sauerbronn (1785-1851). Esempi di “Railbike Park” si trovano anche in Corea del Sud e in Giappone.
L’Associazione Sicilia in Treno ritiene che la attuale previsione in Agenda Urbana, relativa alla conversione in pista ciclabile della tratta di linea ferroviaria tra Marinella di Selinunte e R.N.O. Foce del Belìce e dune limitrofe, debba essere riconsiderata, tornando alla originaria previsione di ripristino del binario per una sua utilizzazione a scopi turistici.
Le prossime elezioni comunali dovrebbero costituire una occasione di “ripartenza” per la programmazione, sebbene sia noto che la nuova Amministrazione comunale si troverà a confrontarsi con il dissesto finanziario recentemente dichiarato dalla Commissione Straordinaria.
L’Associazione Sicilia in Treno ritiene comunque importante che i candidati a Sindaco che si presenteranno agli elettori si pronuncino anche sulla possibilità che a Castelvetrano possa nascere una vera ferrovia turistica, a partire da una prima realizzazione che preveda l’esercizio con ferrocicli. Auspichiamo fortemente che questo argomento entri a pieno titolo nella campagna elettorale, avendo potuto riscontrare, nel corso degli anni in cui i nostri soci hanno lavorato insieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale per la realizzazione del progetto ferroviario, come questo obiettivo abbia riscosso molta attenzione da parte dell’opinione pubblica e degli organi di informazione locali.
SiT è disponibile a fornire ai candidati Sindaco che riterranno di chiederlo tutte le informazioni, i documenti, i suggerimenti, riguardanti ciò che si potrebbe programmare e realizzare con la nuova Amministrazione per dotare la Città di Castelvetrano di un polo ferroviario in grado di offrire al visitatore, ma anche ai propri cittadini, una offerta di carattere culturale e turistico straordinariamente interessante e varia.
Vi terremo informati sugli sviluppi riguardanti auspicabili contatti con i candidati Sindaco.