Sicilia in Treno e l'AltraSciacca per la ferrovia a Sciacca - incoraggianti sviluppi
L’Associazione Sicilia in Treno e L’Associazione l’AltraSciacca registrano con grande interesse le positive reazioni che ha avuto presso l’opinione pubblica, gli amministratori e i politici locali, il comunicato congiunto del 28 ottobre scorso.
Ricordiamo che in tale comunicato si è segnalato il pericolo che le vendite annunciate da Ferservizi s.p.a. (Gruppo FS Italiane), riguardanti alcuni tratti della linea Castelvetrano – Porto Empedocle ricadenti nel territorio del Comune di Sciacca, determinassero la perdita dell’unitarietà della proprietà della sede ferroviaria rendendo impossibile la realizzazione di progetti di recupero e riuso di grande valenza ambientale, culturale e turistica, nonché di significativa ricaduta economica per il territorio.
Il Sindaco di Sciacca ha inviato al responsabile territoriale di Ferservizi una nota in cui esprime il dissenso della Amministrazione comunale rispetto ad una vendita che potrebbe incidere negativamente sul valore storico, culturale, paesaggistico e turistico che si riconosce alla linea ferrata dismessa. Il Sindaco Fabrizio Di Paola ha chiesto pertanto la sospensione della procedura di vendita.
Il deputato regionale Matteo Mangiacavallo, di Sciacca, capogruppo all’ARS del M5S, si è rivolto all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture, chiedendo di intervenire per “bloccare i bandi di vendita ai privati di tutti i lotti della ex ferrovia ricadenti nel comune di Sciacca e di eventuali altri tratti in Sicilia ricadenti nella programmazione del Piano di mobilità non motorizzata in Sicilia”. Nella sua nota, l’On. Mangiacavallo riepiloga puntualmente quanto è già previsto nella programmazione regionale relativamente alla creazione di una rete di mobilità alternativa, che potrà certamente essere il volano di uno sviluppo turistico con caratteristiche specifiche legate alla qualità dell’offerta ed alla sua destagionalizzazione.
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L'Atlante delle linee ferroviarie dismesse
La pubblicazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, dell’Atlante delle linee ferroviarie dismesse consente di venire a conoscenza, da fonte ufficiale, dell’ampiezza e della distribuzione in tutta l’Italia della “rete di binari inutilizzati”, residui di linee ferroviarie in passato gestite dalle Ferrovie dello Stato, che ne detengono tuttora la proprietà.
Tale rete costituisce un notevole patrimonio nazionale che può essere nuovamente utilizzato con modalità adeguate.
È ormai affermata, infatti, la consapevolezza che le linee ferroviarie dismesse possono diventare, localmente, fonti di ricchezza se integrate in una rete di mobilità dolce, costituita da Greenway e piste ciclabili. Un valore ancora maggiore può essere attribuito ad interventi di ripristino dell’esercizio ferroviario a solo scopo turistico, in analogia a quanto avviene in tutta Europa, dove esistono molte piccole realtà locali, gestite da privati, che godono di una fiorente attività, riscuotendo notevoli favori dai turisti e dagli appassionati delle ferrovie.
Interessante leggere, tra gli scritti di presentazione della pubblicazione, che “l’Atlante è destinato in particolare (senza voler escludere i cicloamatori più visionari e volenterosi) alle associazioni, a chi si occupa di politiche del territorio e più in generale alle amministrazioni pubbliche, ossia ai soggetti che possono farsi parte attiva per trovare quella nuova identità”. Un riconoscimento, quindi, alle associazioni quali soggetti titolati a esprimere le loro capacità anche nel lavoro di recupero, riqualificazione e volarizzazione di questi particolari beni immobili.
Nell’indice dell’Atlante sono elencate ben ventiquattro tra “tratte dismesse” e “linee” (queste le dizioni utilizzate) ricadenti nel territorio siciliano.
L’interesse che Sicilia in Treno rivolge all’Atlante delle linee ferroviarie dismesse è principalmente puntato sulle linee per le quali molti soci hanno da sempre mantenuto viva, come altri appassionati ed altre realtà associative siciliane, l’attenzione.
IV Fremo Meeting Catania - il nostro video
Inauguriamo il nostro canale YouTube pubblicando un primo video (fotografia e montaggio ad opera del socio Sergio Gargagliano) che immortala il IV Fremo Meeting di Catania. Immagini che testimoniano le notevoli dimensioni del plastico modulare Fremo dei nostri amici catanesi e il fascino delle ferrovie in scala. Ricordiamo a tutti voi che, qualora voleste sottoporci dei video per vederli pubblicati sulle nostre pagine, potete contattare direttamente il sottoscritto, referente per le Pubbliche Relazioni di SiT. Trovate la mia email nell'area "Contatti". Buona visione!
Assemblea F.I.F.T.M. - Lecce 2016
Il 5 e 6 novembre 2016 si è svolta l’Assemblea della Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche e Museali (F.I.F.T.M.). Come è noto, alla Federazione aderiscono ventiquattro associazioni che operano nel campo delle ferrovie turistiche e dei rotabili ferroviari storici. Molte di esse operano anche in convenzione con Fondazione FS Italiane, contribuendo così al mantenimento ed alla valorizzazione del grande parco storico del Gruppo FS Italiane.
L’Assemblea si è tenuta a Lecce presso il Museo Ferroviario della Puglia, di proprietà del Comune di Lecce, gestito dalla Associazione Ionico Salentina Amici della Ferrovia (A.I.S.A.F. ONLUS).
IV FREMO meeting Catania - gestendo una ferrovia… in 1:87!
Il IV FREMO meeting organizzato a Catania il 29 e 30 ottobre dal Gruppo Spontaneo FREMO Catania ha visto la partecipazione anche di una delegazione di SiT, composta da 5 soci e da un amico, anche lui esperto e appassionato modellista ferroviario. In particolare, la delegazione era formata da Donato Atti, Sergio Gargagliano, Massimiliano Lofria, Settimo Marineo e Paolo Simon, con la ulteriore presenza di Antonio Fiandaca.
La nostra delegazione ha partecipato alla sessione della domenica mattina, 30 ottobre, e il verbo “partecipare” è in questo caso quanto mai appropriato, dato che non si è trattato affatto di una semplice visita ma i soci si sono impegnati a gestire il traffico dell’intero impianto sotto lo stringente coordinamento di Michele Marletta e la supervisione assolutamente essenziale di Andrea Picard, che ha costituito di fatto la figura del “certificatore qualità FREMO”.
Possiamo dire con una certa soddisfazione che SiT ha superato l’esame!
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