R301.027 nuovamente a Castelvetrano
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- Scritto da Redazione FdS
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Il giorno 20 giugno 2018 la locomotiva a vapore a scartamento ridotto R301.027 è tornata, dopo quasi quarant’anni, presso il deposito di Castelvetrano, accompagnata dal carro a sponde basse Pfv 60055.
Rivederla nuovamente, dopo quasi quattro decadi, non più su un malmesso tronchino ma su binario, sul “suo” binario, pronta per essere (si spera quanto prima) ricoverata al coperto, ricevendo quindi una manovra, ci elettrizza.
Il C.D. di SiT era da tempo in attesa di questo lieto fine che, speriamo, segni anche l’inizio di un percorso di corretta tutela e di restauro della locomotiva (che sia conservativo o si spinga oltre, lo si vedrà nei prossimi anni); ricordiamo che la R301.027 è praticamente l’ultima unità esistente del suo gruppo (se si esclude la macchina conservata presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, differente per altro per diverse caratteristiche) ed è una delle uniche due vaporiere costruite per la rete a scartamento ridotto FS della Sicilia rimaste sull’isola.
per conoscere la storia degli ultimi 40 anni di questa fortunata anche se acciaccata locomotiva vedi anche: R301.027 - la storia recente, Castelvetrano-Marsala andata&ritorno (con il Pfv 60055)
Il progetto locomotive italiane in Eritrea - la nuova vita a... 950mm dei rotabili dell'Aeronautica Militare
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- Scritto da Stefano Di Marca
- Categoria: news sullo scartamento ridotto siciliano
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(Si ringrazia Stefano Pettini per aver concesso l'uso delle foto, già pubblicate sullo storico forum nazionale dedicato alle immagini ferroviarie, Photorail)
Molti tra i nostri lettori conosceranno la storia della Ferrovia Eritrea, una ferrovia a scartamento ridotto costruita durante l’occupazione italiana a partire dal 1887 e poi completata nella sua interezza nel 1928, che collegava il porto della città di Massaua alla capitale Asmara e che proseguiva il suo percorso collegando le città di Cheren e Argodat.
La linea eritrea affascina tutti gli appassionati di cultura ferroviaria, per via delle sue caratteristiche che rendono questa ferrovia di montagna un gioiello dell’ingegneria civile. La linea Massaua – Asmara copre infatti un di livello di quasi 2500 metri in 117 km nei quali si susseguono numerosi viadotti e gallerie. Il percorso che si arrampica in un paesaggio mutevole di straordinaria bellezza, è in numerosi scorci straordinariamente simile alle linee secondarie a scartamento ridotto del Sud Italia. La somiglianza poi si fa più forte considerato che i rotabili tutt’ora in circolazione lungo la linea sono, tranne qualche eccezione, tutti italiani e risalenti al periodo coloniale. Di fatto nel parco rotabile eritreo ritroviamo le uniche macchine di concezione FS a scartamento ridotto ancora in circolazione! Con delle vere e proprie chicche (come non citare le littorine in livrea coloniale o le incredibili "Mallet" italiane 440 e 442 o le simpatiche due assi gruppo 202, trainanti uno sconfinato parco di carri del tutto analogo alle poche unità rimaste e preservate a Castelvetrano).
La storia di questa linea è caratterizzata però da un periodo tormentato che ebbe inizio durante la seconda guerra mondiale e che durò fino al 1991, anno dell’indipendenza dell’Eritrea; decenni caratterizzati da un progressivo ed inserobabile declino che culminò con la dismissione del tracciato, il disarmo della linea, la perdita di molti rotabili ed il definitivo accantonamento di quelli superstiti con la conseguente cessione del servizio ferroviario.
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R302.038 - come si presenta a gennaio 2018
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- Scritto da Giuseppe Santangelo
- Categoria: Gr. R302
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Le locomotive gruppo R302 sono state certamente tra le migliori locomotive a scartamento ridotto italiane che abbiano svolto servizio sulle linee complementari delle FS in Sicilia: piccole ma potenti, con la particolarità di essere state le uniche macchine FS dove la trasformazione dell’alimentazione da carbone a nafta fu utilizzata fino al loro accantonamento, nel 1982. Siamo abituati a vederle nelle vecchie foto sbuffare tra le campagne siciliane sotto un bel sole, ma… che ci fa questa R.302 in mezzo alla nebbia?
Quelle nella foto è la unità 038, monumentata presso il piazzale della ditta ASI S.P.A (impresa lavora anche in campo ferroviario) a Marcon, a pochi chilometri da Venezia. Non si hanno molte notizie riguardo il motivo per cui questa locomotiva è arrivata fin in veneto: la 038 fu accantonata probabilmente nel 1980 a Castelvetrano (anche se dati delle FS indicano il 1978); a quanto pare, il vecchio proprietario della ditta (oggi scomparso) pagò il trasporto e il estauro estetico della macchina per poterla monumentare nella propria azienda. Alla vaporiera mancano molte parti: l’eiettore del freno a vuoto, il serbatoio ausiliario del vuoto, l’accoppiatoio del freno a vuoto, le custodie dei cilindri, il famoso “cubo” per la riserva del combustibile, il fischio a vapore e tanti altri piccole componenti. Nonostante queste mancanze, le condizioni della macchina sono discrete, anche se il clima tipico del Veneto non aiuta nella conservazione: la ruggine già spunta in molti punti ed il legname in cabina risente dell’umidità.
Crolla muro di cinta del piazzale della stazione di Selinunte
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- Scritto da Redazione
- Categoria: news sullo scartamento ridotto siciliano
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Riportiamo una spiacevole notizia appresa dal sito di informazione CastelvetranoSelinunte.it: a causa del forte maltempo e di rovesci violenti, il giorno 6 febbraio 2018 a Marinella di Selinunte è crollato parte del muro che delimita l’ex piazzale della Stazione. Un danno notevole, se ci considera che il muretto è centenario. Allagati anche i binari ancora in vista presso la banchina passeggeri dell'impianto. Ferrovie di Selinunte spera vivamente che il proprietario dell'area intervenga per ripristinare il prima possibile le strutture danneggiate riportandole allo stato di origine.
D.L. Castelvetrano - visibili alcune novità sullo scartamento ridotto
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- Scritto da Redazione Ferrovie di Selinunte
- Categoria: Il Deposito Locomotive di Castelvetrano
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Interessanti news dall’area rifunzionalizzata dello scartamento ridotto presso l’ex D.L. di Castelvetrano. Grazie ai nostri soci di Castelvetrano, si segnalano due novità. La prima cosa evidente, come si evince dalla foto di anteprima, scattata da via Capua, è che la pavimentazione esterna alla rimessa ex Squadra Rialzo, ovvero il locale ristrutturato dove sono in corso le operazioni di restauro dei rotabili a scartamento ridotto, sembrerebbe essere stata rifatta ex novo. Sarebbe interessante sapere se i criteri adottati siano gli stessi di quelli presi in considerazione per il rifacimento delle pavimentazioni interne dell'immobile, ovvero uso di rete elettrosaldata per armare il massetto.
Una notizia, certamente, che conferma gli sforzi e gli investimenti sul sito ferroviario di Castelvetrano da parte di RFI e di Fondazione FS. Dalla foto non si distinguono i profili delle rotaie che servono la rimessa, ipotizziamo sia solo un effetto ottico dovuto alla scarsa risoluzione della immagine.
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