Fallimento e riconversione delle linee a scartamento ridotto in Sicilia nel 1939
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In questo articolo, si racconta un aspetto poco conosciuto riguardante l’utilizzazione di alcuni tronchi ferroviari della rete siciliana a scartamento ridotto e della proposta di una loro riconversione in vista dell’assalto al latifondo siciliano proclamato il 20 Luglio 1939 da Benito Mussolini. Per avere un quadro complessivo dei fatti, bisogna però tornare a diversi anni prima.
Il 21 Luglio 1911 con la Legge n. 848 venne autorizzata la costruzione di una rete ferroviaria secondaria in Sicilia che secondo l’art. 2 non poteva “eccedere la complessiva lunghezza di chilometri 500 nel primo quinquennio e di altri 300 nel secondo quinquennio”.
Con il R.D.L. (Regio Decreto Legge) n. 567 del 13 Aprile 1919 (1) venne concessa la realizzazione delle opere ferroviarie a cura dello Stato con uno stanziamento iniziale complessivo di cinquanta milioni di Lire. Questi sarebbero stati stanziati in modo frazionato “in ragione di L. 2.000.000 per l'esercizio finanziario 1918-919, lire 15.000.000 per quello 1919-920, L. 25.000.000 nel successivo 1920-921 e L. 8.000.000 per l'esercizio 1921-1922”.
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RALn 6012 lascia la Sicilia dal Porto di Catania
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Grazie alle foto inviateci da Catania da Fabio Nuzzaci e al video caricato dagli amici della affascinante pagina FB Train Hunters, vi proponiamo gli ultimi momenti di permanenza della RAln 6012 in Sicilia. La macchina, che ricordiamo essere demotorizzata, ripresa in foto il 17 settembre 2019 al porto di Catania, si è imbarcata nel tardo pomeriggio di ieri, destinazione Napoli, per essere finalmente esposta, come già ampiamente anticipato su queste pagine, presso il prestigioso museo ferroviario di Pietrarsa. Un riconoscimento a questa piccola, grande automotrice che ha segnato la svolta nella costruzione di mezzi leggeri passeggeri in Italia, grazie alla introduzione del motore sottocassa, sperimentata per la prima volta proprio su questa serie. Una operazione, condotta da Fondazione FS (che ha già restaurato i carrelli per la RALn6012 provenienti dalla unità gemella 03 e predisposto lo stallo per la macchina) davvero meritoria e nella giusta direzione della conservazione del residuo parco rotabile storico a scartamento ridotto FS.
Si attendono adesso passi decisi per la corretta conservazione e valorizzazione degli altri "gioielli di famiglia", ovvero le tre RALn60 originali superstiti (le unità 09, 10 e 11), accantonate da decenni a Castelvetrano e davvero bisognose di cure e custodia.
Vi lasciamo alle immagini e al video, ringraziando gli amici catanesi per la collaborazione e lo spirito di condivisione.
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Al Museo di Pietrarsa è iniziato il restauro dei carrelli per la RALn6012
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Importante novità comunicata dal sito ufficiale della Fondazione FS italiane: apprendiamo infatti che: "nell'ambito dei lavori di recupero dell'automotrice diesel a scartamento ridotto FS Fiat RALn6012 a fini espositivi al Museo di Pietrarsa, sono in lavorazione i relativi carrelli sottoposti a processo di sabbiatura".
Ricordiamo che i carrelli in foto, già trasferiti a Napoli (vedi: Carrelli per la RAln6012 - le foto del prelievo) provengono dalla unità gemella RALn6003, irrimediabilmente danneggiata da un incendio nel 2009 (vedi: L'incendio a Castelvetrano e la nostra posizione in merito) e successivamente demolita (vedi: RALn 6003 demolita - parti di ricambio recuperate?). La unità 03 dovrebbe aver donato anche i propulsori, che dovrebbero tuttora trovarsi presso il Deposito Locomotive di Castelvetrano. Attualmente la unità 12, facente originariamente parte della dotazione di automotrici in carico all'ex Deposito di Piazza Armerina, poggia oggi su carrelli provvisori, di origine FCE, in quanto la macchina fu privata dei suoi carrelli, e dei motori, prima del suo trasferimento da Castelvetrano a Villarosa (vedi: Il curioso destino della RALn 6012 - storia, valutazioni e speranze sul gruppo RALn 60 ).
Leggiamo inoltre, sempre dal comunicato ufficiale, che: "I carrelli riprenderanno la originaria livrea castana. È invece in corso di condizionamento e successivo trasferimento la cassa della RALn6012".
Una notizia davvero entusiasmante. Per festeggiare la importante e lodevole iniziativa di Fondazione FS, e in attesa che si compia questo attesissimo trasferimento, a breve SiT pubblicherà un piccolo resoconto fotografico sulla RALn6012 (scatti realizzati in questi giorni).
La RAln 6012 lascia Villarosa, destinazione Pietrarsa!
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Rilanciamo volentieri una notizia da tempo attesa (e “seguita” da giorni, con discrezione e la dovuta riservatezza, da SiT): la partenza della RAln 6012. Riportiamo il comunicato della Fondazione FS Italiane apparso sulla pagina ufficiale FB:
"Sono iniziate ieri le operazioni per il trasferimento della storica RAln 60.12 dalla stazione di Villarosa al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Tra le ultime testimonianze dello scartamento ridotto siciliano FS, la RALn60.12 fu monumentata a Villarosa nel marzo del 1998. Dopo un accurato restauro estetico l'automotrice sarà esposta nel padiglione littorine del Museo insieme ai carrelli originali."
Riconoscendo alla intraprendenza del “capostazione” Primo David la capacità di aver salvato e preservato la unità 12 da una sorte ben più triste, occorre sottolineare che oggi si è fatta la scelta migliore per questo rotabile, decisione assolutamente condivisa da Sicilia in Treno.
Conclusa questa importante operazione, si auspica adesso che anche le tre gemelle tuttora esistenti possano presto beneficiare, a Castelvetrano, di analoga attenzione e investimenti. C’è ancora tanto da fare per mettere in sicurezza e valorizzare il restante e cospicuo patrimonio storico a scartamento ridotto FS.
ferrovia di Selinunte - ciclica pulizia del sedime e considerazioni sulle attuali possibilità di riutilizzo della linea ferrata ancora esistente
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i Soci SiT di Castelvetrano ci segnalano che in questi giorni è avvenuta la periodica pulizia della sede ferroviaria della linea a scartamento ridotto Castelvetrano-Porto Palo di Menfi nei pressi di Selinunte, precisamente da "Belvedere" a scendere verso la Riserva Orientata della Foce del fiume Belice. Come già capitato in precedenti occasioni negli anni scorsi, questo necessario scerbamento operato da RFI sul sedime (che - lo ricordiamo - ha nuovamente vincolo di destinazione d'uso meramente ferroviario, grazie alla legge 128/2107 sulla Istituzione delle ferrovie turistiche in Italia) ha riportato nuovamente in vista il binario.
L'armamento e il sedime si presentano incredibilmente in discreto stato nonostante i 34 anni trascorsi dalla chiusura della linea e la conseguente mancata manutenzione del tracciato. Le immagini (vedi galleria fotografica in basso, scatti del socio Salvatore Leone) descrivono meglio di tante parole lo stato di conservazione e risultano, per gli appassionati, sempre emozionanti.