Pubblichiamo questo articolo per fare il punto della situazione sul progetto di costituzione della Ferrovia di Selinunte, un progetto sul quale da anni sono impegnati molti soci di SiT. Il progetto ha subito un brusco arresto in seguito alle note vicende che hanno portato all’insediamento di una Commissione per la Amministrazione del Comune di Castelvetrano e notizie recenti costituiscono ulteriore elemento di preoccupazione circa la sua possibile realizzazione.
Lo facciamo in un momento nel quale, approssimandosi le elezioni per il ritorno di una guida politica alla testa dell’Amministrazione, si riaprono prospettive di ripresa anche delle attività culturali e delle iniziative che il territorio richiede per il suo sviluppo.
Lo facciamo quindi anche in termini di proposta ai candidati Sindaco, dato che SiT ritiene che il progetto di creazione di una ferrovia turistica possa entrare a buon diritto nei programmi di sviluppo del territorio.
Lo facciamo proponendo come primo obiettivo il recupero del binario per la creazione di una ferrovia turistica da percorrere con il ferrociclo, ottima premessa per ulteriori futuri sviluppi più strettamente ferroviari.

Questa mattina i rotabili a scartamento ridotto che erano stati esposti al “Porte Aperte” a Porto Empedocle, organizzato da Fondazione FS i giorni 23 e 24 marzo scorsi, sono rientrati a Castelvetrano.

La notizia è stata "regalata" in anteprima sul gruppo FB Ferrovie di Selinunte dal sig. G. Ardizzone, che ha postato una foto della R301 027 nuovamente caricata su rimorchio stradale. Le altre immagini a corredo, opera del socio SiT Vincenzo Leonardi, testimoniano che in effetti tutti i mezzi a scartamento ridotto di proprietà FS esposti per la manifestazione a Porto Empedocle, sono nuovamente tornati sui binari dell’ex Deposito Locomotive di Castelvetrano. Una notizia senz’altro positiva per la salvaguardia dei veicoli in virtù delle tante considerazioni fatte nel precedente articolo sull'analisi del Porte Aperte; una news che taglia le gambe a tante illazioni e polemiche nate in queste ultime settimane sui social.

Questa mattina sono stati caricati su due carrelli per trasporto eccezionale su strada tre rotabili ricoverati nel deposito di Castelvetrano nel fascio ancora esistente di quello che fu lo scartamento ridotto siciliano. Si tratta del carro cisterna a due assi per trasporto di acqua potabile Mv 90204 e con esso il carrello per la manutenzione delle linee 267 con sopra la draisina a pedali, tutti mezzi recentemente perfettamente restaurati. Sull'altro carro stradale è stata invece collocata la R 301 027 che dal mese di giugno 2018 era rientrata al deposito di Castelvetrano prevedendo per essa un restauro se non funzionale almeno estetico. In attesa di conferma ufficiale crediamo che questo trasferimento abbia per destinazione la Stazione di Porto Empedocle, dove giungeva la linea a scartamento ridotto che partiva da Castelvetrano. In questa stazione, domenica 24 marzo, è prevista una manifestazione Porte Aperte organizzata da Fondazione FS. In questa occasione saranno illustrati i programmi di recupero che verranno posti in essere sullo scartamento ridotto.

Sicilia in treno spera che vengano così pienamente valorizzati quelli che furono gli ultimi due impianti dell'ultima linea a scartamento ridotto FS chiusa il 31 dicembre 1985, confidando che si riavvi il recupero completo del deposito di Castelvetrano.

vi lasciamo alle foto dello spostamento, scatti del socio SiT Salvo Leone.

Ferrovie di Selinunte vi propone una nota di approfondimento sulla scorta delle notizie recentemente diffuse circa il trasferimento - atteso da anni - della RALn 6012, attualmente monumentata a Villarosa, verso il Museo Ferroviario di Pietrarsa, vero tempio della storia delle strade ferrate italiane.

La vicenda dell’automotrice, come scritto nel titolo di questo editoriale, è assai curiosa: ultima, in ordine di numerazione, tra le 5 macchine allo stato di origine (escludendo cioè le RALn 64 FCE, che presentano trasformazioni cosi profonde da avere realizzato un nuovo gruppo) salvatesi dalla demolizione all’indomani della chiusura della ferrovia Castelvetrano-Ribera, la RALn 6012 ha atteso dal 1985, anno dell’accantonamento, insieme alle gemelle 03, 09, 10 e 11, il suo destino presso il deposito di Castelvetrano, ricoverata e, ai tempi, protetta dalle rimesse di questo storico impianto. Diversamente dalle gemelle però, la 12, a seguito di considerazioni tecniche che non ci è dato conoscere, viene scelta negli anni ’90 per essere “salvata” ed esposta  - così narrano le testimonianze raccolte di chi allora fu coinvolto nell’operazione  - presso il Museo di Pietrarsa come rotabile rappresentativo del suo gruppo. 

Apprendiamo oggi dalla pagina ufficiale facebook del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa la bellissima notizia, da tempo accennata ed attesa ed oggi finalmente ufficializzata, circa i lavori di sistemazione di un binario a scartamento ridotto per ospitare la RALn 6012, da anni monumentata presso la stazione di Villarosa; la macchina risente della mancanza di manutenzione e della esposizione agli agenti atmosferici quindi questa notizia è davvero la benvenuta.

Di seguito riportiamo il testo integrale dell’annuncio:

“Avviati, presso il Museo di Pietrarsa, i lavori di costruzione del binario a scartamento ridotto con l'utilizzo di rotaie originali risalenti al 1921.

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