Adesione Sicilia in Treno alla F.I.F.T.M.
Carissimi lettori,
siamo lieti di comunicarvi che domenica 15 gennaio la Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali (F.I.F.T.M.) ha accolto favorevolmente la richiesta di adesione di Sicilia in Treno.
La F.I.F.T.M. è un’associazione costituita con lo scopo statutario di rappresentare e promuovere le attività culturali, turistiche e museali svolte dai Gruppi ed Associazioni ad essa affiliati, rapportandosi ad Enti Pubblici e Privati a livello nazionale, ed anche internazionale. Attualmente la Federazione conta associazioni aderenti su tutto il territorio nazionale, con centinaia di soci che, in forma di volontariato, operano per la promozione culturale della la storia e dell’attualità del mondo del trasporto su rotaia.
Dopo aver partecipato, come uditori, alla Assemblea annuale della Federazione, svoltasi a Lecce, il Consiglio Direttivo di Sicilia in Treno, ritrovandosi pienamente nella linea di azione che tale soggetto sta portando avanti, ha confermato la propria volontà di iscrivere la nostra associazione alla F.I.F.T.M.
Ricordiamo, con orgoglio, che già da anni alcuni soci fondatori di SiT collaborano fattivamente con la Federazione su molti aspetti e che, ad oggi, Sicilia in Treno risulta essere l’unica Associazione Siciliana aderente alla F.I.F.T.M..
Un doveroso ringraziamento va a tutto il Consiglio Direttivo della F.I.F.T.M., rappresentata dal dott. Alberto Sgarbi, per l’accettazione della nostra domanda di adesione. Siamo orgogliosi di questo risultato e certi che la collaborazione con la Federazione sarà fruttuosa.
carro Pfv 60212 spostato nella rimessa ex S.R.
Segnaliamo con piacere che il carro a sponde basse Pfv 60212, che dalla chiusura della linea a scartamento ridotto giaceva accantonato all’aperto sul piazzale del deposito di Castelvetrano, di fronte le ex rimesse T.D., si trova da ottobre 2016 all’interno della rimessa ex Squadra Rialzo (rifunzionalizzata in modo encomiabile da Rete Ferroviaria Italiana nel 2014). Questa manovra è certamente propedeutica all’approssimarsi dei lavori di restauro. Il rotabile così risulterà, con tutta probabilità, il terzo veicolo merci a beneficiare di un completo restauro (dopo appunto la cisterna Mv 90204 e il carrello di servizio 267); una ristrutturazione - lo ricordiamo - finalizzata alla salvaguardia e alla conservazione, operazione promossa dal proprietario, Trenitalia Cargo, in sinergia con la Fondazione FS Italiane. Questa opera si inserisce nel complesso progetto di restauro (a cui hanno collaborato nel recente passato anche soci fondatori di Sicilia in Treno) che vedrà coinvolta la totalità del residuo parco a scartamento ridotto ancora esistente a Castelvetrano, rotabili che beneficiano tutti di vincolo da parte della SS.BB.CC.AA di Trapani.
La Stazione di Palermo Centrale: apertura del tema
Il tema che proponiamo relativamente alla storia ferroviaria della Città di Palermo è molto impegnativo, avendo per oggetto la Stazione di Palermo Centrale.
È noto che l’attuale Stazione Centrale non fu la prima stazione di Palermo. Infatti, al momento della inaugurazione del primo tratto di linea ferrata in Sicilia, da Palermo a Bagheria, avvenuta il 28 aprile 1863, l’impianto della stazione di testa di Palermo si sviluppava in un’area prossima a quella attuale ma più vicina al fiume Oreto e la linea in arrivo all’impianto, dopo avere superato il fiume, proseguiva senza variare direzione sino a raggiungere il fabbricato originario della stazione, detta “del Secco” (Figura 1). Il nome traeva origine dalla vicina chiesa di S. Antoninello Lo Sicco nella attuale via Silvio Boccone. Questa stazione ebbe breve vita.
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La Stazione di Palermo Centrale: le origini
Quando il 28 aprile 1863 fu inaugurato il tratto di linea da Palermo a Bagheria, primo della ferrovia che doveva collegare il capoluogo della regione con Messina passando da Caltanissetta e Catania (1), fu anche inaugurata la prima stazione ferroviaria di Palermo, in via del Secco, dalla quale prese il nome. Si trattava in effetti di una soluzione provvisoria, che però ebbe 23 anni di vita. Già il 4 maggio 1863, quindi soltanto pochi giorni dopo l’inaugurazione, il Sindaco di Palermo Mariano Stabile si premurava di dichiarare che questa stazione non era adeguata al decoro della città.
La interminabile provvisorietà (quasi un ossimoro!) fu prolungata anche dalla circostanza che nel giugno 1880 era stato aperto il primo tronco della ferrovia Palermo – Trapani, da Palermo a Partinico. Questa ferrovia fu realizzata da una società (Società Anonima per la Ferrovia Sicula Occidentale FSO) distinta da quella che aveva costruito la stazione di via del Secco (Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali), ma appariva logica la previsione di un collegamento tra le due linee. Tanto più per il fatto che il tracciato della linea di collegamento già realizzata tra la stazione del Secco e il porto di Palermo era in un tratto molto prossimo all’area del cantiere di Palermo della FSO, dove era stata realizzata la stazione di Palermo a servizio della linea per Trapani ed era stato costruito un fabbricato viaggiatori … provvisorio (anche questo!).
Sindaco Errante: “Impegno per opere di primaria importanza” - compreso il ripristino della tratta ferroviaria a Selinunte
Apprendiamo dal sito CastelvetranoSelinunte.it che il Sindaco di Castelvetrano, dott. Felice Errante, ha confermato l'impegno dell'Amministrazione per riaprire un tratto della dismessa ferrovia a scartamento ridotto che un tempo serviva Selinunte.
Apprendiamo infatti, da un comunicato stampa del Comune, che:
" (...) è stato deliberato un elenco di interventi per implementare il parco progetti con il quale l’Ente intende partecipare, unitamente ad altri progetti in corso di redazione da parte degli uffici del III settore, alla nuova programmazione comunitaria nazionale e regionale.
Sono una serie di studi di fattibilità e di progetti preliminari e/o definitivi, aderenti agli obiettivi del piano dazione – asse 4 energia sostenibile- del preliminare di strategia dell’Agenda Urbana della Sicilia Occidentale, di cui il Comune di Castelvetrano fa parte, e che è già stato inoltrato all’Assessorato Regionale della Programmazione per la condivisione e l’approvazione preliminare.
Si tratta di opere strategicamente importanti per oltre 13 milioni di euro che riguardano" tra le altre cose " (...) il ripristino della ferrovia dalla stazione di Marinella al ponte di ferro".
"(...) L’impegno di spesa sarà pari a circa 40mila euro e l’approvazione del predetto elenco consentirà di avviare la selezione per l’affidamento degli incarichi per la redazione degli studi di fattibilità, attingendo all’albo unico regionale."
Il sindaco Errante infine sottolinea che "(...) con l’odierno impegno riusciremo ad implementare il parco progetti con cui questo Ente intende partecipare alla nuova programmazione comunitaria, nazionale e regionale per l’ottenimento di finanziamenti che in caso di esito positivo ci consentiranno di realizzare opere di primaria importanza.”
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