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- Scritto da Giuseppe Santangelo
- Categoria: serie Pozv 69.100
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Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste. Facciamo una rapida carrellata sui carri Pozv 90.100, con riferimento ai cinque veicoli sopravvissuti, presenti e vincolati a Castelvetrano, mezzi che un domani potrebbero costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.
I carri pianale a carrelli Pozv 69.100 costituiscono ciò che rimane di quelle che un tempo furono carrozze passeggeri, in particolare la serie ACDUTzvr 6.900 (molto simile alla serie 6.800 di cui riportiamo una figura tratta dal libro ”La rete Fs a scartamento ridotto della Sicilia”, di Nicola Molino), vetture che prestarono servizio all’inizio dell’esercizio della rete siciliana a scartamento ridotto e che viaggiavano al traino delle locomotive a vapore.
Le carrozze a carrelli della serie ACDUTzvr 6.900 vennero costruite intorno al 1920 in 20 unità dalla Van der Zypen&Charlier di Colonia anche se in effetti furono progettate da tecnici FS (come per tutte le carrozze e carri dello scartamento ridotto FS). Le vetture erano lunghe 15.6 m e la loro massa si aggirava intorno a 20 tonnellate; come altri mezzi di analoga concezione erano dotate di terrazzini. La capienza era la seguente: 30 posti di classe inferiore ed 8 di classe superiore ed all’interno vi era anche un comparto adibito a bagagliaio e ufficio posta.
Leggi tutto: Carri pianale serie Pozv 69.100 - i 5 veicoli esistenti
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- Scritto da Giuseppe Santangelo
- Categoria: serie Prnz 68.100
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Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste. Facciamo una rapida carrellata sui carri Prnz 68.100, con riferimento ai due veicoli sopravvissuti, presenti e vincolati a Castelvetrano, mezzi che un domani potrebbero costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.
Uno dei maggiori problemi sulle linee a scartamento ridotto si presentava quando il trasporto delle merci comprendeva, necessariamente, un trasbordo delle stesse tra i due sistemi ferroviari (dalla rete nazionale a quella completementare e viceversa); quando infatti i prodotti dovevano essere spediti o ricevuti in altre località siciliane non servite dalla rete a S.R. o inviate nel resto della nazione, si rendeva necessario il trasbordo, una procedura lenta e faticosa, spesso soggetta al danneggiamento o alla dispersione delle merce.
I carri a scartamento ridotto Prnz 68.100, costruiti negli anni '60 (tre pianali: Prnz 68.100-102), furono realizzati proprio per evitare questa complicata procedura: in un epoca in cui non esistevano ancora i container questi particolari mezzi permisero il trasbordo e la circolazione diretta sulla rete complementare sicula a scartamento ridotto di carri a scartamento ordinario a due assi, di passo fino a 6,10 m e peso assiale fino a 18 t.
Il servizio, per questioni di sagoma limite, venne limitato al solo tratto Castelvetrano-Sciacca che risulta privo di gallerie.
Leggi tutto: Carri trasbordatori serie Prnz 68.100 - i 2 veicoli esistenti
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- Scritto da Redazione
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Pubblichiamo un racconto molto bello, che ha già suscitato molti apprezzamenti, nel quale rivive un ricordo di gioventù di Pietro Errante, castelvetranese, che da ragazzo, tra i tanti regali che poteva chiedere dopo avere superato gli esami di licenza media, chiese … un viaggio sulla nostra Ferrovia di Selinunte!
Ringraziamo l’amico di Sicilia in Treno Antonino Giglio per avere reso noto questo ricordo di giovinezza, che vi invitiamo a leggere.
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- Scritto da Giovanni Morici
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Riceviamo dal Signor Giovanni Morici una interessante documentazione fotografica che testimonia la notevole attività del deposito locomotive di Castelvetrano nel 1980. Dopo 34 anni queste immagini sono diventate un bel documento storico di un epoca che non esiste più ma che Ferrovie di Selinunte ritiene possibile fare tornare a nuova vita per una originale offerta turistica.
Il Sig. Morici ha gentilmente accolto, e per questo lo ringraziamo, il nostro invito a pubblicare su questo sito le sue belle immagini e a corredo ha scritto il testo che segue.
Leggi tutto: Il deposito di Castelvetrano nel 1980: la visita di Giovanni Morici
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- Scritto da Giuseppe Santangelo
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In questo articolo parleremo degli orari, tempi di percorrenza e coincidenze della linea Castelvetrano - Porto Empedocle - Agrigento.
Iniziamo con un orario del 1938: a quell’epoca i treni erano espletati solo con locomotive a vapore gruppi R301 e R302. Le tipologie di treni circolanti in quegli anni erano due, i misti e gli omnibus. questi ultimi erano convogli formati soltanto da carrozze mentre i misti, come è facile intuire dalla definizione, erano di fatto dei treni merci a cui venivano agganciate alcune vetture per il trasporto dei passeggeri. Il treno fermava in tutte le stazioni e fermate, effettuando, ove richiesto, lo scarico e carico delle merci comprese le necessarie manovre di composizione e scomposizione del convoglio. Ciò comportava tempi di percorrenza decisamente maggiori rispetto agli omnibus. Da notare però che gli unici convogli che percorrevano la linea nella sua interezza erano i soli treni misti.
Nell’orario del 1954 troviamo l’introduzione dei collegamenti diretti con Agrigento Centrale (ricordiamo infatti che nel 1951 fu attivata la terza rotaia nel tratto tra Porto Emepedocle Centrale e Agrigento Bassa) e soprattutto la grande e rivoluzionaria novità: l’arrivo delle automotrici termiche RALn 60, che fin da subito presero in carico la gran parte dei servizi passeggeri. Rimaneva ancora qualche omnibus svolto con le R301 e 302, con servizio di sola terza classe (celermente abolita nel 1956). Questi ultimi convogli divennero gli unici a percorrere tutta la linea (i treni 247 e 246), in circa 7 ore. Gli omnibus che effettuavano servizio soltanto tra Agrigento e Porto Empedocle Succursale venivano svolti esclusivamente con materiale a scartamento ordinario (tipo il 4990 e 4991).
Sottocategorie
Rotabili a scartamento ridotto
In questa categoria troverete informazioni sui mezzi a scartamento ridotto FS. Ricordiamo a tutti che gli articoli qui presenti, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, sono stilati in base a ciò che ancora oggi esiste, sia presso il deposito di Castelvetrano (materiale tutetato dalla SS.BB.CC. di Trapani con apposito vincolo) sia in generale sul territorio nazionale. Sempre in questo spazio verranno date informazioni e news sui singoli mezzi.