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- Categoria: serie Gv 20.000
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Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste presso il deposito di Castelvetrano ed è tutetato dalla SS.BB.CC. di Trapani con apposito vincolo. Facciamo una rapida carrellata sui carri Gv, con riferimento ai 4 veicoli (ormai centenari!) sopravvissuti e che un domani potrebbero costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.
I carri merci a scartamento ridotto della serie Gv 20.000 furono costruiti tra il 1908 al 1912 in 186 esemplari con caratteristiche più o meno omogenee, sono lunghi 6.65 metri (compresi i respingenti), alti 2,34 metri e il passo è di 2,80 metri (comune a tutti i veicolo merci delle rete); il peso a vuoto è di 7,44 tonnellate e la portata garantita da tali mezzi è di 12 tonnellate. Questi veicoli presentano cassa e pavimento in legno con telaio e intelaiature della cassa in metallo mentre i carri costruiti più recentemente hanno dimensioni leggermente maggiori e montano porte metalliche. Il colore utilizzato è il consueto Rosso Vagone FS. La gran parte dei carri della serie Gv furono dotati di condotta del freno a vuoto Hardy. Negli esemplari rimasti in servizio fino agli anni ’80 il freno a vuoto è stato sostituito con quello ad aria compressa dopo l’arrivo dei due Rd.142.
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- Categoria: serie Ltv 40.000
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Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste presso il deposito di Castelvetrano ed è tutetato dalla SS.BB.CC. di Trapani con apposito vincolo. Facciamo una rapida carrellata sui carri Ltv, con riferimento ai 5 veicoli (ormai centenari!) sopravvissuti e che un domani potrebbero costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.
I carri a sponde alte della seria Ltv 40.000 furono costruiti in 227 esemplari tra il 1908 e il 1912, i primi 75 furono costruiti in Germania dalla Van de Zypen & Charlier (la stessa che realizzò le carrozze passeggeri). A differenza degli altri carri, gli Ltv sono interamente a cassa metallica, pavimento compreso. Montano tutti la garitta per il frenatore, questa invece realizzata quasi interamente con listelli lignei. La loro lunghezza è di m 6,65, le sponde laterali sono alte m 1,20 e il peso a vuoto si attesta sulle 6,67 tonnellate. Differenze in questa serie, da veicolo a veicolo, si trovano nella foggia delle sponde di testa, di due tipi: tongeggiante o squadrata. Classico lo schema di coloritura, che vede usato il Rosso Vagone FS.
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- Categoria: serie Pfv 60.000
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Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste presso il deposito di Castelvetrano ed è tutetato dalla SS.BB.CC. di Trapani con apposito vincolo. Facciamo una rapida carrellata sui carri Pfv 60000, con riferimento ai 4 veicoli (ormai centenari!) sopravvissuti e che un domani potrebbero costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.
I Carri serie Pfv 60.000 sono dei piccoli pianali scoperti con sponde amovibili a due assi. Furono costruiti in 123 esemplari, tra il 1909 e il 1912. Il telaio di questi mezzi è metallico mentre le pareti delle sponde e il pavimento sono realizzati in legno; alcuni esemplari furono dotati di garitta e il loro colore, come consuetudine, è sempre stato Rosso Vagone Fs (ad eccezione dei carri soccorso). Vennero utilizzati soprattutto per il trasporto del pietrisco per la manutenzione delle linee, per il trasporto di trattori e attrezzature agricole (nel dopo guerra soprattutto) e, raramente, li si è visti usati anche per il carico di automobili.
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- Categoria: serie Pbv 61.000
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Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste presso il deposito di Castelvetrano ed è tutetato dalla SS.BB.CC. di Trapani con apposito vincolo. Facciamo una rapida carrellata sui carri Pbv 61.000, con riferimento all’unico veicolo (ormai centenario!) sopravvissuto e che un domani potrebbe costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.
I Pbv 61.000 erano dei carri scoperti con tramoggia centrale e sponde amovibili costruiti in 36 esemplari tra il 1909 e il 1912. Il telaio era metallico mentre le pareti e pavimento erano realizzati in legno; il colore usato è sempre stato il consueto Rosso Vagone FS. Differivano dai similari Pfv per l’altezza delle sponde, minore, e per il diverso disegno del parapetto del terrazzino. Vennero utilizzati soprattutto per il trasporto del pietrisco e per la manutenzione delle linee. Di questa particolare tipologia di mezzi si è preservato sono un esemplare (la foto ritrae proprio quest’unità):
- Pbv 61.018
Esso è accantonato a Castelvetrano e preservato con apposito decreto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani.
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- Categoria: serie Mv 90.000
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Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste. Facciamo una rapida carrellata sui carri Mv 90.000, con riferimento ai quattro veicoli sopravvissuti, in special modo ai due presenti e vincolati a Castelvetrano, mezzi che un domani potrebbero costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.
I carri cisterna per il trasporto di acqua potabili (in origine marcati come Mv 50.000 e successivamente rinumerati Mv 90.000) vennero costruiti nel 1918 in 36 esemplari dalla Carminati&Toselli e dalla Breda. Gli esemplari prodotti dalla prima ditta citata presentavano un serbatoio di forma cilindrica, mentre sui veicoli sfornati dalla Breda tale elemento era prismatico. Dimensioni, ingombri, passo delle sale e pesi distribuiti (a vuoto) sono simili alla media degli altri carri a scartamento ridotto, l’unica sostanziale differenza è rappresentata dalla minor larghezza, una caratteristica facilmente notabile già ad occhio nudo. Lo schema di coloritura vede l’uso del bianco per il serbatoio e garitta e del nero per telaio, sale montate e sottocassa.
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Sottocategorie
Rotabili a scartamento ridotto
In questa categoria troverete informazioni sui mezzi a scartamento ridotto FS. Ricordiamo a tutti che gli articoli qui presenti, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, sono stilati in base a ciò che ancora oggi esiste, sia presso il deposito di Castelvetrano (materiale tutetato dalla SS.BB.CC. di Trapani con apposito vincolo) sia in generale sul territorio nazionale. Sempre in questo spazio verranno date informazioni e news sui singoli mezzi.