Nell’articolo dedicato al primo chilometro della linea Castelvetrano – Porto Empedocle abbiamo utilizzato le dizioni “acquedotto” e “tombino” così come rilevate dalle tavole originali con i grafici della linea.
Come forse avete avuto occasione di vedere personalmente consultandole, nelle vecchie tavole delle Ferrovie dello Stato la linea era descritta geometricamente con un profilo longitudinale al di sopra del quale erano riportati i corrispondenti stralci cartografici con l’andamento planimetrico. In tali disegni sono riportati i vari manufatti presenti lungo linea ed in particolare quelli in corrispondenza delle interferenze tra il tracciato e la rete idrografica.

La rete a scartamento ridotto delle FS della Sicilia fu costruita con criteri standardizzati e ben definiti, ciò per semplificare, ottimizzare e ridurre i costi di progettazione. Le curve in linea prevedevano raggi minimi di 100 m (anche se in rari casi si è scesi a raggi minori come ad esempio in uscita da Castelvetrano, direzione Ribera, che registra una breve curva di 91m!).

Le pendenze per le tratte ad aderenza naturale, vennero poste non superiori al 25‰ mentre per quelle ad aderenza artificiale (cioè dotate di cremagliera, come la Dittaino-Piazza Armerina) tale limite venne spinto al 75‰; tutti i piani di stazione erano invece realizzati, per ovvi motivi di sicurezza, su piazzali senza pendenza.

La larghezza del corpo stradale delle ferrovie a scartamento ridotto fu fissata, per motivi di ingombro della sagoma, a 4 metri (che ovviamente anche poteva variare sulle curve in base al raggio).

Guardando più specificatamente l'armamento notiamo come lla massicciata veniva rincalzata ricreando un’altezza del ballast, standard, di soli 15 cm, letto di pietrisco sul quale poi venivano poggiate le traverse. Queste ultime, nella rete siciliana, furono tutte realizzate in legno (sulla rete eritrea ad esempio erano, per questioni ambientali e di reperimento materiali, costruite in lamiera piegata) e le misure tipiche erano: 180x15x18cm; Ovviamente nel corso degli anni, per economia di manutenzione, spesso furono utilizzate anche traversine di misure diverse.

Abbiamo ritenuto interessante, per chi segue l’attività di Ferrovie di Selinunte volta a riportare in vita la ferrovia Castelvetrano – Porto Empedocle a partire dal tratto che si sviluppa nel territorio comunale di Castelvetrano, pubblicare una serie di articoli in cui descriveremo in maniera dettagliata la linea, così come si presenta nello stato attuale.

In questi articoli, corredati da immagini che ricalcano lo stato attuale della ferrovia e rinominate in base progressiva chilometrica, seguiremo il tronco di linea dalla sua progressiva iniziale (km 0+000 – coincidente con il fabbricato viaggiatori di Castelvetrano) fino alla progressiva km 15+550 (ponte sul fiume Belìce), segnalando manufatti, interferenze, opere d’arte, problematiche e criticità, in generale ogni elemento utile a descriverne lo stato di conservazione ed utilizzando l’ipotesi del ripristino dell’esercizio ferroviario come chiave di riproposizione e di lettura delle informazioni.

In questo primo articolo tratteremo il tronco che va dal km 0+000 fino al km 1+202 (P.L. di via Mattarella). Partiamo dunque dall’inizio, il punto “0” della nostra amata ferrovia. Siamo sulla linea mediana del F.V. della stazione di Castelvetrano che ancora serve la linea a S.O. Palermo-Trapani. I tre binari dello scartamento ridotto, provenienti dal dismesso Deposito Locomotive, sebbene interrotti all’altezza del piano caricatore a causa di uno strato di asfalto che li ha parzialmente ricoperti, giunti in prossimità della banchina che serviva i treni per Agrigento, riaffiorano e fanno ancora bella mostra di se, nonostante i detriti accumulatisi nel corso dei decenni e la vegetazione infestante, che ha fatto crescere perfino un’albero in mezzo a un binario!
Quasi subito dopo gli aghi degli scambi che raccordano i binari sul corretto tracciato la linea inizia a degradare correndo parallela, per un tratto, alla ferrovia Palermo-Trapani. Giunti alla progressiva km 0+200,43, entrambe le strade ferrate scavalcano, grazie a un sottovia in muratura, la via Minghetti, portandosi sul caratteristico tratto in rilevato e muro di contenimento che costeggia la via Diaz. Su questo da rilevare un acquedotto presente al km 0+226.

Pubblichiamo tre immagini storiche della ferrovia Castelvetrano – Porto Empedocle che abbiamo ricevuto dall’amico Franco Fauci, noto volto televisivo che opera a Sciacca, ed una quarta immagine d'epoca già pubblicata sul web. Alla nota cittadina termale ed alla sua ferrovia sono dedicate queste immagini.

Corrediamo la galleria fotografica con i commenti del socio Giuseppe Santangelo che, essendo di Sciacca, ha potuto commentare in maniera davvero interessante le immagini.

Nella piccola galleria fotografica la immagine più antica (foto n° 1) è stata presa da una finestra di un palazzo che si affaccia sulla piazza A. Scandaliato, sul finire degli anni ’30, In questa foto si può notare il Mulino Pastificio Saccense, edificio tutt'ora esistente ma in stato di abbandono, e sulla spiaggia delle Gaie di Garaffe lo stabilimento "Il Tritone". Entrambe queste strutture furono costruite sul finire dell’800. Oltre si vede il mulino Cuore, che fu distrutto da un incendio verso la metà degli anni ’60.  In questa foto si vede bene il piccolo (ma grande rispetto ad altri) scalo ferroviario. In particolare, davanti al FV si vede un piccolo convoglio formato da una locomotiva a vapore (R301 o R302) e da due carrozze.
La seconda immagine (foto n° 2) è quella scattata dalla Perriera ed è stata ripresa intorno agli anni ’50. Si vede in primo piano lo stabilimento della S.P.E.R.O. (Società per l'Estrazione dei Residui Oleosi), demolito negli anni ’80. Si nota in stazione un gran numero di carri merci mentre una RALn è in attesa della partenza sotto la tettoia in muratura, costruita agli inizi degli anni ’50.
La terza immagine (foto n° 3) è stata scattata dopo la nevicata dell’8 febbraio 1956. Tra i rarissimi eventi di questo tipo, la nevicata del 1956 fu certamente una delle più intense che si ricordino cadute sulla cittadina di Sciacca. Si vede ancora il mulino Cuore. Il piazzale della stazione è pieno di carri, ma anche di carrozze: si vede sul 3° binario un lungo merci mentre sui due binari morti vicini al magazzino merci si vedono alcuni carri in attesa del loro carico. Si nota come ancora manchi il “triangolo” costruito nel 1960 per lo scarico dei carri a scartamento ordinario dai pianali PRNz (vedi la foto pubblicata nel gruppo Facebook dedicato alle ferrovie di Selinunte cliccando qui). Vicino la rimessa locomotive si possono notare ben tre carrozze passeggeri, a quel tempo ancora utilizzate per effettuare alcuni treni.

Interessanti news dall’area rifunzionalizzata dello scartamento ridotto presso l’ex D.L. di Castelvetrano. Grazie ai nostri soci di Castelvetrano, si segnalano due novità. La prima cosa evidente, come si evince dalla foto di anteprima, scattata da via Capua, è che la pavimentazione esterna alla rimessa ex Squadra Rialzo, ovvero il locale ristrutturato dove sono in corso le operazioni di restauro dei rotabili a scartamento ridotto, sembrerebbe essere stata rifatta ex novo. Sarebbe interessante sapere se i criteri adottati siano gli stessi di quelli presi in considerazione per il rifacimento delle pavimentazioni interne dell'immobile, ovvero uso di rete elettrosaldata per armare il massetto.

Una notizia, certamente, che conferma gli sforzi e gli investimenti sul sito ferroviario di Castelvetrano da parte di RFI e di Fondazione FS. Dalla foto non si distinguono i profili delle rotaie che servono la rimessa, ipotizziamo sia solo un effetto ottico dovuto alla scarsa risoluzione della immagine.

Sottocategorie

In questa categoria troverete informazioni sui mezzi a scartamento ridotto FS. Ricordiamo a tutti che gli articoli qui presenti, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, sono stilati in base a ciò che ancora oggi esiste, sia presso il deposito di Castelvetrano (materiale tutetato dalla SS.BB.CC. di Trapani con apposito vincolo) sia in generale sul territorio nazionale. Sempre in questo spazio verranno date informazioni e news sui singoli mezzi.