L’impianto ferroviario di Lolli
La inaugurazione della nuova fermata “Palermo Lolli” del Passante Ferroviario di Palermo, avvenuta il 16 febbraio 2016 (Fig. 1) è stata occasione di nostalgiche considerazioni, legate al ritorno nell’uso comune, nella nostra città, del riferimento a Lolli per quanto riguarda il trasporto ferroviario (Fig. 2).
Considerando che dal 26 maggio 1974 il traffico passeggeri è cessato nella stazione di Palermo Lolli, si può dire che i palermitani quarantenni e più giovani non hanno alcun ricordo diretto di cosa abbia rappresentato questa stazione nella storia della nostra città.
In più, l’attuale condizione in cui si trova l’area dell’impianto ferroviario di Lolli, utilizzata dal febbraio 2008 come cantiere base per i lavori del passante, impedisce ad un osservatore di avere una idea di come si inserisse nell’ambito urbano la stazione e la linea sulla quale essa si trovava.
Con questo articolo vogliamo delineare la configurazione dell’impianto della stazione Lolli, con un suo virtuale reinserimento nel contesto urbano sulla base di foto aeree, cartografia e planimetrie.
RALn 6003 demolita - parti di ricambio recuperate?
Diverse segnalazioni giunteci riferiscono dell’avvenuta demolizione della RALn 6003, da tempo accantonata presso l’ex Deposito Locomotive di Castelvetrano e vittima, nel 2009, di un incendio che ha causato alla macchina danni strutturali irrimediabili.
L’automotrice, di fatto non più recuperabile, da tempo era stata tirata fuori dalla Rimessa ex Squadra Rialzo (luogo dove è divampato l’incendio e che ha ospitato la macchina fin dalla chiusura della linea per Sciacca): il locale infatti, come i nostri lettori sapranno, recentemente è stato rifunzionalizzato per permettere il restauro del restante parco rotabili FS a scartamento ridotto, attualmente preservato e vincolato. La RALn 6003 così è stata per almeno tre anni accantonata all’aperto, in attesa appunto della inevitabile demolizione.
Un triste ed ineludibile destino, certo, dal quale però si dovrebbero anche ricavare buone notizie. La demolizione infatti, secondo le nostre fonti, dovrebbe aver risparmiato, come sapevamo da tempo, alcune importanti parti della macchina, come i carrelli, i propulsori e la trasmissione. Tutti componenti più che utili come ricambi (oramai introvabili) per le unità gemelle ancora esistenti. Facciamo riferimento in particolare alla RALn 6012, attualmente monumentata in discrete condizioni a Villarosa, che potrebbe certamente beneficiare dei “resti” della 03, a partire dai carrelli.
Nulla si sa invece di quel poco che rimaneva degli interni: alcune parti infatti erano state smontate tempo fa, sempre in previsione di fare magazzino per componenti di ricambio per le automotrici superstiti ma ad oggi non sappiamo se effettivamente questi elementi minori siano stati preservati o meno.
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Il ministro Delrio inaugura il raddoppio ferroviario di Catania; intesa per la nuova fermata a Fontanarossa
Il 2017 sarà ricordato come un anno importante per lo sviluppo infrastrutturale del territorio catanese: Catania può finalmente contare su un sistema ferroviario che collega la città da nord-ovest al centro (e nel medio termine anche alla periferia sud-occidentale e quindi all’aeroporto), attraverso la metropolitana gestita dalla Ferrovia Circumetnea, e da nord a sud, lungo la fascia costiera, con il passante ferroviario di gestione Trenitalia: nodo di scambio di questo sistema di trasporto su ferro è la stazione FS di Catania centrale insieme con l’adiacente stazione metro Giovanni XXIII.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha inaugurato oggi il raddoppio ferroviario della linea Catania Centrale-Catania Ognina, con le due nuove fermate di Catania Ognina (che sostituisce l’omonima stazione precedente, ubicata più a nord) e Catania Europa, a cui nel prossimo futuro si aggiungerà pure Catania Picanello.
Il Ministro è stato accompagnato da Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane, e Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Presenti anche Enzo Bianco, Sindaco di Catania, e Luigi Bosco, Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Siciliana.
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La TBM “Agata” è arrivata alla stazione Monte Po della metropolitana di Catania: obiettivo metà 2018
Stamattina la TBM “Agata” ha abbattuto il diaframma che la separava dalla costruenda stazione Monte Po. I lavori di realizzazione della tratta Nesima-Monte Po della metropolitana di Catania sono stati aggiudicati dalla CMC di Ravenna, e costituiscono la prosecuzione della Borgo-Nesima entrata in esercizio a marzo 2017. L’impresa aggiudicataria sta realizzando una galleria lunga 1,7 km e due nuove stazioni, Fontana e Monte Po.
Alla presenza del sindaco di Catania Enzo Bianco, del Commissario della Circumetnea Virginio Di Giambattista e dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Luigi Bosco, la grande talpa, entrata in funzione nel mese di gennaio di quest’anno, ha ultimato la prima parte di galleria.
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Importante passo avanti per il DDL Iacono sulle Ferrovie Turistiche
EDIT: aggiornamento al 25 luglio
Registriamo una importante novità relativamente all’iter in Senato del Disegno di Legge S.2670 “Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”, prima firmataria l’ On. Maria Iacono.
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