A Sutera un sistema di trasporto pubblico molto particolare
Il Comune di Sutera, che ricade nella Provincia di Caltanissetta, è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, insieme ad altri diciotto comuni siciliani. Il centro abitato conserva la struttura medievale ed è adagiato ai piedi della caratteristica rocca gessosa che costituisce il Monte San Paolino.
In cima a questo monte sorge il santuario, costruito nel 1366, dedicato, appunto, al patrono San Paolino. Il panorama che si ha da questa rocca è tra i più vasti di cui si possa godere in Sicilia. San Paolino viene festeggiato il martedì dopo Pasqua. Le sue reliquie sono conservate in una pregiatissima urna rivestita di argento che risale al 1498.
Occorre precisare che in effetti Sutera beneficia della benevolenza di tre compatroni. Infatti, oltre a San Paolino (Vescovo di Nola) sono patroni anche Sant’Onofrio (anacoreta del IV secolo) e Sant’Archileone (monaco eremita di origine greca del I secolo).
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Via libera dal Cipe al contratto da 13, 2 miliardi con Rfi
E' stato approvato al Cipe il Contratto di Programma - Parte Investimenti 2017-2021, tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana.
Sul piatto c'è la grande incompleta Ferrandina-Matera, che dovrà salvare dall'isolamente la prossima capitale europea della cultura. Ma anche le linee dell'alta velocità in Sicilia, da Caltanissetta a Giampileri e sulla Messina-Palermo e i corridoi europei.
Il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, ha approvato il contratto di programma con Rete Ferroviaria Italiana per 13,2 miliardi. A darne l'annuncio è il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio subito dopo la riunione a Palazzo Chigi: "In questo modo si formalizzano tante cose importanti - ha spiegato Delrio - penso alla Ferrandina-Matera, all'alta velocità siciliana e a ulteriori finanziamenti per i lotti costruttivi dei corridoi europei". Delrio ha anche sottolineato che nel "triennio 2015-2017 Rfi ha avuto dallo Stato 32 miliardi contro i 4,5 miliardi del triennio precedente. Questo - ha detto - è il cambio di passo degli investimenti".
Per quanto riguarda la ferrovia Ferrandina -Matera, la linea incompiuta da 15 anni secondo il piano del Ministero e di Rfi, la società di Ferrovie che si occupa della gestione dell'infrastruttura, sarà pronta nel 2022 e collegherà il capoluogo della Basilicata con Roma in 3 ore e 40 minuti. Il primo cantiere, alla galleria Miglionico è stato già aperto per un importo di 500 mila euro per un finanziamento complessivo di tutta l'opera di 210 milioni di euro.
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Leggero intervento manutentivo sulla R370.012
Fondazione FS italiane ha finalmente ufficializzato una notizia ormai nota da diversi giorni ed oggetto di dibattito sul nostro gruppo Facebook, ovvero la leggera manutenzione operata sulla locomotiva a vapore a scartamento ridotto R370.012.
Dal sito di Fondazione FS infatti si legge che: "La Fondazione FS, di concerto con Trenitalia DTR Sicilia, ha eseguito un leggero intervento manutentivo sulla R370.012, da anni monumentata presso uno spazio attiguo alla stazione di Catania Centrale ove un tempo si ergeva il rifornitore idrico dell’impianto. L’operazione, che rientra tra le opere di ordinaria manutenzione programmata sul materiale rotabile esposto agli agenti atmosferici, è stata funzionale alla salvaguardia della piccola vaporiera, in particolare, dall’erosione delle parti esterne causata dalla salsedine marina."
Interessanti due aspetti del comunicato: Fondazione FS correttamente fa una disamina delle macchine dello stesso gruppo ancora esistenti, non dimenticando quelle di cui si hanno meno notizie, ovvero le unità presenti in centro Italia. si spiega infatti che: "Oltre alla 012 esistono, ancora oggi, altre 4 locomotive appartenenti allo stesso gruppo: la 023, restaurata ed esposta presso il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa, la 002 monumentata a Monterotondo (Roma), la 018 ubicata a Città di Castello (Perugia), la 024 monumentata a Canove di Asiago (Vicenza)."
Ancora più significativo l'ultimo capoverso, che riguarda il futuro della locomotiva catanese e che riportiamo integralmente: "La Fondazione FS e DTR Trenitalia Sicilia prevedono in futuro di presentare alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania un articolato progetto finalizzato al restauro estetico del rotabile oltre che ad un suo eventuale riposizionamento."
Legge sulle ferrovie turistiche: dopo l’approvazione inizia il futuro
Il 2 agosto 2017 il Disegno di Legge che reca il titolo “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”, promotrice e prima firmataria l’On. Maria Iacono, è stato approvato dalla Ottava Commissione Permanente (Lavori Pubblici – Comunicazioni) del Senato, riunita in sede deliberante. Ciò comporta che il testo, già approvato dalla Camera il 24 gennaio, è adesso Legge della Stato ed entrerà in vigore non appena sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Questo traguardo è stato raggiunto dopo un iter iniziato nel giugno del 2013, quando l’On. Iacono presentò una proposta di legge che suscitò l’immediato interesse di tutti coloro che per anni si sono spesi per la salvaguardia dell’ingente patrimonio storico ferroviario nazionale.
Già in precedenza vi erano state alcune iniziative simili, ma puntate più genericamente sui temi della mobilità dolce e del riuso di linee ferroviarie dismesse, che però, a differenza della PdL Iacono, non avevano messo così chiaramente e fortemente al centro della visione il riuso delle ferrovie dismesse in quanto tali, cioè come linee ferroviarie da riattivare a fini turistici.
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Riprendono i lavori su Viale Lazio - Via Sicilia
La zona in cui è ubicata la nuova fermata si trova ai margini del centro cittadino in una zona densamente popolata, caratterizzata da alti edifici residenziali.
La fermata, di tipo interrato, a semplice binario e a singola banchina, verrà realizzata al di sotto della sede stradale in galleria artificiale. Gli sbarchi dei nuclei di accesso sono stati disposti in viale Lazio ad angolo con via Sicilia.
La realizzazione della fermata prevede la demolizione del tratto di strada su cui essa insiste. La circolazione nel tratto in questione, in seguito alla costruzione della fermata, verrà ripristinata come è attualmente in uso.
L’accesso di servizio ai locali tecnici verrà collocato su Via Sicilia mediante una botola di accesso alla scala di servizio.
La fermata è organizzata su 3 livelli: piano stradale, piano mezzanino e piano banchina.
Alla quota stradale sono ubicati i nuclei di accesso verticale, caratterizzati dai volumi del corpo ascensore, della scala mobile e della pensilina di copertura della scala fissa; sono inoltre presenti gli sbarchi dell’uscita di sicurezza e le griglie dell’impianto di ventilazione/estrazione fumi e degli altri locali tecnici.
Al piano mezzanino sono ubicati esclusivamente locali tecnici per un totale di circa 550 MQ (inclusi gli spazi di distribuzione e gli elementi di comunicazione verticale). I locali in esame sono: Cabina MT/BT, Sala quadri, Cabina Enel, locale misure, UPS, GF, GE, vasca per la riserva idrica antincendio.
Il piano banchina è caratterizzato dal marciapiede per l’imbarco/sbarco dei passeggeri dai convogli. Sono presenti inoltre altri locali tecnici per un totale di circa 640 MQ (inclusi gli spazi di distribuzione e gli elementi di comunicazione verticale), in dettaglio: cabina di ventilazione, Sala elettronica, Locale pompe, vasca per la riserva idrica antincendio, locale macchine ascensore.
La banchina è lunga 90 m e larga 3 m, dotata di due uscite indipendenti che confluiscono in un unico percorso verso l’uscita.
L’accesso ai locali tecnici avviene dal piano banchina e dal piano mezzanino, oppure mediante una scala di servizio collegata con l’esterno, non fniibile dal pubblico.
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