Nuove linee tram in via Roma e via Libertà: ecco il vincitore del progetto
È terminata la fase concorsuale del bando di concorso internazionale di progettazione, con procedura aperta, per la progettazione delle nuove linee tranviarie di Palermo finanziate con fondi Patto per Palermo.
Il concorso infatti prevedeva il prolungamento delle attuali linee fra la stazione centrale e piazza De Gasperi, dallo svincolo Calatafimi a via Lodato e da Notarbatolo a Giachery e già finanziate coi fondi del Patto per Palermo.
Inoltre la realizzazione di nuove tranvie verso Bonagia, Zen, Mondello ma con fondi che verranno reperiti in una fase successiva (probabile accesso ai fondi ministeriale da reperire entro fine anno).
Punti fermi del progetto sono le caratteristiche tecniche delle nuove linee che non avranno barriere, niente palificazione e catenary free con alimentazione a induzione magnetica.
Ma andiamo ai tracciati definitivi...Mobilita Palermo
Progettazione delle nuove linee del tram di Palermo: proclamazione del vincitore
Martedì 8 maggio la Commissione che ha esaminato le quattro proposte progettuali ammesse proclamerà il vincitore del Concorso internazionale di progettazione, con procedura aperta, per la progettazione del “sistema tram Palermo - fase II” progetto generale e progetto I° stralcio.
La seduta, pubblica, si terrà alle ore 10:30 presso la Chiesa di San Mattia dell’ex Noviziato dei Crociferi, in via Torremuzza n° 20.
Con la proclamazione del vincitore saranno resi noti i tracciati delle nuove sette linee della rete tramviaria di Palermo.
Leggi tutto: Progettazione delle nuove linee del tram di Palermo: proclamazione del vincitore
Locomotiva DE424-04 di SV affidata a SVF - SiT ha contribuito. E tu?
In queste ore (mattina del 28 aprile 2018) è in corso di completamento il trasferimento, via strada, della locomotiva DE424-04 della Società Veneta dal deposito di Sistemi Territoriali di Piove di Sacco alla Rimessa Locomotive di Primolano, per entrare a far parte della collezione museale di SVF Società Veneta Ferrovie.
Riceviamo e rilanciamo molto volentieri il rinnovato appello degli amici di SVF a contribuire alla spesa per questo importante trasferimento, che si sta effettuando sebbene ancora l’intero importo richiesto dalla ditta di autotrasporti Fanini non sia integralmente coperto dalle donazioni. In questo modo i soci di SVF hanno inteso comunque garantire la preservazione del rotabile sottraendolo alla demolizione.
L’Associazione Sicilia in Treno ha già dato un suo contributo alla copertura della spesa e siamo lieti che tale piccolo segno di amicizia sia stato molto apprezzato dai soci di SVF.
Leggi tutto: Locomotiva DE424-04 di SV affidata a SVF - SiT ha contribuito. E tu?
Legge 9 agosto 2017, n. 128 sulle ferrovie turistiche - Articolo 3 Rotabili storici e turistici
L’articolo 3 costituisce al tempo stesso una novità ed uno dei punti cardine della nuova legge, dato che introduce la definizione di rotabili storici con lo scopo di superare, normandoli, i problemi inerenti la sicurezza che spesso ne hanno limitato, in certi casi anche impedito, l’utilizzazione su linee commerciali. Inoltre si introduce la categoria dei rotabili turistici. Aspetto particolarmente interessante appare quello affrontato al comma 5, in cui si introduce il concetto di livello di sicurezza equivalente.
Ecco il testo completo, articolato su cinque comma.
Il progetto locomotive italiane in Eritrea - la nuova vita a... 950mm dei rotabili dell'Aeronautica Militare
(Si ringrazia Stefano Pettini per aver concesso l'uso delle foto, già pubblicate sullo storico forum nazionale dedicato alle immagini ferroviarie, Photorail)
Molti tra i nostri lettori conosceranno la storia della Ferrovia Eritrea, una ferrovia a scartamento ridotto costruita durante l’occupazione italiana a partire dal 1887 e poi completata nella sua interezza nel 1928, che collegava il porto della città di Massaua alla capitale Asmara e che proseguiva il suo percorso collegando le città di Cheren e Argodat.
La linea eritrea affascina tutti gli appassionati di cultura ferroviaria, per via delle sue caratteristiche che rendono questa ferrovia di montagna un gioiello dell’ingegneria civile. La linea Massaua – Asmara copre infatti un di livello di quasi 2500 metri in 117 km nei quali si susseguono numerosi viadotti e gallerie. Il percorso che si arrampica in un paesaggio mutevole di straordinaria bellezza, è in numerosi scorci straordinariamente simile alle linee secondarie a scartamento ridotto del Sud Italia. La somiglianza poi si fa più forte considerato che i rotabili tutt’ora in circolazione lungo la linea sono, tranne qualche eccezione, tutti italiani e risalenti al periodo coloniale. Di fatto nel parco rotabile eritreo ritroviamo le uniche macchine di concezione FS a scartamento ridotto ancora in circolazione! Con delle vere e proprie chicche (come non citare le littorine in livrea coloniale o le incredibili "Mallet" italiane 440 e 442 o le simpatiche due assi gruppo 202, trainanti uno sconfinato parco di carri del tutto analogo alle poche unità rimaste e preservate a Castelvetrano).
La storia di questa linea è caratterizzata però da un periodo tormentato che ebbe inizio durante la seconda guerra mondiale e che durò fino al 1991, anno dell’indipendenza dell’Eritrea; decenni caratterizzati da un progressivo ed inserobabile declino che culminò con la dismissione del tracciato, il disarmo della linea, la perdita di molti rotabili ed il definitivo accantonamento di quelli superstiti con la conseguente cessione del servizio ferroviario.
Leggi tutto: Il progetto locomotive italiane in Eritrea - la nuova vita a... 950mm dei rotabili...