Il progetto locomotive italiane in Eritrea - la nuova vita a... 950mm dei rotabili dell'Aeronautica Militare
(Si ringrazia Stefano Pettini per aver concesso l'uso delle foto, già pubblicate sullo storico forum nazionale dedicato alle immagini ferroviarie, Photorail)
Molti tra i nostri lettori conosceranno la storia della Ferrovia Eritrea, una ferrovia a scartamento ridotto costruita durante l’occupazione italiana a partire dal 1887 e poi completata nella sua interezza nel 1928, che collegava il porto della città di Massaua alla capitale Asmara e che proseguiva il suo percorso collegando le città di Cheren e Argodat.
La linea eritrea affascina tutti gli appassionati di cultura ferroviaria, per via delle sue caratteristiche che rendono questa ferrovia di montagna un gioiello dell’ingegneria civile. La linea Massaua – Asmara copre infatti un di livello di quasi 2500 metri in 117 km nei quali si susseguono numerosi viadotti e gallerie. Il percorso che si arrampica in un paesaggio mutevole di straordinaria bellezza, è in numerosi scorci straordinariamente simile alle linee secondarie a scartamento ridotto del Sud Italia. La somiglianza poi si fa più forte considerato che i rotabili tutt’ora in circolazione lungo la linea sono, tranne qualche eccezione, tutti italiani e risalenti al periodo coloniale. Di fatto nel parco rotabile eritreo ritroviamo le uniche macchine di concezione FS a scartamento ridotto ancora in circolazione! Con delle vere e proprie chicche (come non citare le littorine in livrea coloniale o le incredibili "Mallet" italiane 440 e 442 o le simpatiche due assi gruppo 202, trainanti uno sconfinato parco di carri del tutto analogo alle poche unità rimaste e preservate a Castelvetrano).
La storia di questa linea è caratterizzata però da un periodo tormentato che ebbe inizio durante la seconda guerra mondiale e che durò fino al 1991, anno dell’indipendenza dell’Eritrea; decenni caratterizzati da un progressivo ed inserobabile declino che culminò con la dismissione del tracciato, il disarmo della linea, la perdita di molti rotabili ed il definitivo accantonamento di quelli superstiti con la conseguente cessione del servizio ferroviario.
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La Gr. 740 300 trasferita a Palermo
Nella giornata di mercoledì 18 aprile è stato effettuato il trasferimento della locomotiva a vapore Gr. 740 300 dal deposito di Castelvetrano al deposito di Palermo Brancaccio. Come annunciato da Fondazione FS Italiane (clicca qui), lo spostamento è propedeutico al restauro estetico della locomotiva in previsione di una nuova collocazione a scopo monumentale presso la stazione di Porto Empedocle Centrale. Il progetto di restauro dovrà essere sottoposto a approvazione da parte dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, in particolare della competente Soprintendenza, in forza del vincolo apposto su questo rotabile nel 2003.
740 300 - manovre a Castelvetrano
EDIT: Praticamente in contemporanea con il nostro articolo Fondazione FS ha rilasciato, tramite il proprio profilo FB, un comunicato ufficiale che riportiamo qui sotto:
“Maestranze della Fondazione FS, RFI e Trenitalia hanno provveduto a movimentare la locomotiva Gr 740.300, da anni accantonata in un tronchino della stazione di Castelvetrano, in una diversa area dello stesso scalo. L’operazione è stata propedeutica al trasferimento del rotabile presso il Deposito Locomotive di Palermo dove sarà eseguito un importante intervento di restauro estetico.
Terminati i lavori, l’antica vaporiera sarà dunque trasferita presso il Parco Ferroviario di Porto Empedocle Centrale. La 740.300, tutelata con apposito vincolo dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani, è passata alla storia per essere stata utilizzata durante le riprese del film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola.”
Qui in basso il nostro articolo con le considerazioni del caso, che trovano conferma nella destinazione finale grazie al comunicato rilasciato:
Interessanti novità a Castelvetrano. Nella giornata del 28 marzo è stata effettuata una manovra molto speciale: la storica locomotiva a vapore 740 300, da anni accantonata su un tronchino a lato della linea Palermo-Trapani, è stata spostata sul fascio binari dell’ex deposito locomotive, proprio vicino al tender della macchina, separato anni fa e tuttora giacente nell’area del deposito. Una manovra emozionante che ha consentito di rivedere i biellismi e le sale della locomotiva muoversi docilmente: è stato un vero spettacolo, testimoniato dalle foto del socio V. Leonardi, scattate dall'esterno dell'area ferroviaria.
In assenza di comunicazioni ufficiali possiamo solo riferirci a quanto dichiarato recentemente in Sicilia dal direttore di fondazione FS, ingegnere Luigi Cantamessa, circa la volontà di portare a Porto Empedocle una locomotiva a vapore da esporre. Se la scelta, come si può adesso immaginare e come peraltro si era ipotizzato dopo quella dichiarazione, è effettivamente ricaduta sulla unità 300, Sicilia in Treno accoglie favorevolmente la iniziativa, volta a recuperare un mezzo storico, peraltro da anni vincolato dalla Regione Siciliana e dichiarato bene di interesse culturale (CLICCA QUI PER VISIONARE IL DECRETO IN GAZZETTA). Spiace l’idea che la macchina, peraltro già precedentemente monumentata a Salemi, lasci Castelvetrano, ma occorre anche un po’ di sano realismo: se questo può risolvere l’attuale stato di abbandono del mezzo, non possiamo che concordare sulla scelta, soprattutto se allo spostamento seguirà, come ci si aspetta, l’inizio dei lavori di restauro estetico.
17 aprile - seminario sulla legge per l'istituzione delle ferrovie turistiche
Il ciclo di cinque incontri programmato dall’Associazione Sicilia in Treno in collaborazione con Spazio Cultura – Libreria Macaione per la prima parte del 2018 arriva al quarto appuntamento. Ricordiamo che al ciclo di incontri aderisce la Sezione siciliana del CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani). L'incontro si terrà il giorno 17 aprile 2018 con inizio alle ore 17.30 in via Marchese di Villabianca 102 (Palermo) presso la libreria Spazio Cultura.
Il nuovo seminario sarà dedicato ad un argomento di grande attualità per l'Italia e per la Sicilia in particolare: la legge 128/2017 per la nascita delle Ferrovie Turistiche anche nella nostra nazione. Si tratta di una nuova norma dalle enormi potenzialità per i territori interessati da linee ferroviarie non più utilizzate per i servizi commerciali e che potrebbero tornare a nuova vita con attività di carattere turistico legate al territorio.
Dopo l'approvazione della legge (agosto 2017) si è avviata la fase, delicatissima e decisiva, della definizione dei regolamenti di attuazione, delle linee guida e di tutto il corredo normativo sulla base del quale si dovrà rendere efficace la legge.
L'argomento riguarda da vicino la nostra isola, che nella legge vede indicate ben quattro tratte ferroviarie sul territorio siciliano, da ripristinare a uso turistico.
All'incontro parteciperà Maria Iacono, alla quale è riconosciuto il merito di avere promosso, nel giugno 2013, l'iniziativa legislativa che ha portato alla approvazione delle "Legge Iacono", appunto.
L'incontro avviene con il patrocinio della F.I.F.T.M. (Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali), rappresentata in SIcilia da SiT, e A.Mo.Do. (Alleanza Mobilità Dolce),
che ha inserito l'appuntamento nel proprio calendario nazionale di eventi dedicati alla mobilità dolce.
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VIDEO ESCLUSIVO | Lungo i binari del passante ferroviario tra Cardillo e Notarbartolo
Per dare evidenza dello stato di avanzamento dei lavori del Passante Ferroviario di Palermo, Rete Ferroviaria Italiana ha incontrato i media organizzando una ricognizione a cui hanno partecipato gli inviati delle principali emittenti televisive e testate giornalistiche.
Durante il percorso da Palermo Notarbartolo a Cardillo a bordo di un carrello di cantiere, l’ing. Roberto Pagone, Responsabile dei Programmi degli Investimenti della Direttrice Sud, e l’ing. Filippo Palazzo, Responsabile del Progetto Palermo, hanno rilasciato numerose dichiarazioni i cui punti essenziali si possono così sintetizzare:
Non ci sono difficoltà tecniche né fabbisogni economici aggiuntivi per la riapertura della linea fino all’aeroporto.
Trovate il video su Mobilita Palermo